Nuovo rinvio, al prossimo 8 luglio, per l’entrata in vigore della nuova nota 101 sul trattamento di Trombosi venosa profonda (Tvp), Embolia polmonare (Ep) e Tromboembolismo venoso (Tev). A disporlo una determina firmata dal direttore tecnico dell’Aifa, che rinvia l’applicabilità della nota a una valutazione della Commissione scientifico-economica (Cse) «alla luce delle criticità segnalate dalle Regioni e dalle Società Scientifiche». Fino a tale data, conclude il provvedimento, «restano applicabili le vigenti modalità prescrittive e di erogazione a carico del Ssn per i medicinali a base di warfarin, acenocumarolo, dabigatran, apixaban, edoxaban, rivaroxaban».

Come si ricorderà, la nota era entrata in vigore nell’ottobre scorso e immediatamente congelata dopo un intervento del Coordinamento nazionale dei servizi farmaceutici delle Regioni, che aveva chiesto di subordinare l’operatività della nota alla riclassificazione dei medicinali interessati. Successivamente, otto società medico-scientifiche (Siset, Fcsa, Siapav, Simi, Fadoi, Sie, Sic e Anmco) erano intervenute con una lettera. «Il trattamento del tromboembolismo venoso» recitava il testo «è un problema clinico e gestionale molto complesso, per questo motivo la nota istituita recentemente dall’Agenzia italiana del farmaco va rivista nel contenuto e nel metodo, affinché rimetta al centro il ruolo degli specialisti».