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Viceministro Salute, il governo approva il dpr che ripristina la carica

15 Luglio 2025

Al dicastero della Salute torna la figura del viceministro. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il Dpr che riorganizza gli uffici di diretta collaborazione del Ministero e ripristina una carica assente ormai da diversi anni. L’ultima nomina risale infatti al settembre 2019, quando Pierpaolo Sileri – allora senatore del M5S – fu indicato viceministro nel secondo governo Conte. Da allora la funzione era rimasta vacante, anche se nella legislatura in corso si era più volte parlato della necessità di affiancare il ministro Orazio Schillaci con una figura politica dotata di deleghe operative.

Con la riforma varata dal governo, il viceministro disporrà di una propria segreteria, analoga a quella dei sottosegretari, con un massimo di otto collaboratori. Il provvedimento porta inoltre da 120 a 130 il tetto complessivo del personale assegnabile agli uffici di diretta collaborazione e conferma la possibilità di ricorrere a consulenti giuridici esterni, nel rispetto del principio di invarianza della spesa.

Ora il testo dovrà essere sottoposto al parere delle commissioni parlamentari competenti e del Consiglio di Stato. Poi tornerà sul tavolo del Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva. A quel punto potrà partire la procedura di nomina, che spetterà al presidente del Consiglio su proposta del ministro, tra i sottosegretari in carica (in pole secondo i rumors, ovviamente, Marcello Gemmato).

La figura del viceministro – istituita con la legge n. 81 del 2001 – può essere investita di deleghe estese a intere aree di competenza del dicastero, compreso il coordinamento del Ssn, e rappresenta di fatto il numero due del ministero. In passato la carica è stata ricoperta anche da Ferruccio Fazio (2008-2009) e Francesca Martini (2009-2011). Con il ripristino del ruolo, il governo punta a rafforzare l’azione amministrativa della Salute in una fase in cui la tenuta del sistema sanitario nazionale è tornata al centro del dibattito politico.