dalla lombardia

Vaccini, a Milano convegno su alleanza medici-farmacie

17 Ottobre 2025

Incrementare la percentuale di chi aderisce alla campagna vaccinale contro la polmonite, sfruttando il presidio territoriale per eccellenza: la farmacia. È l’obiettivo che ha spinto la Regione Lombardia – prima in Italia – ad affidare ai presidi dalla croce verde – prima con una sperimentazione in due Ats, e da qualche settimana in tutto il territorio – la somministrazione del vaccino anti-antipneumococcico alla popolazione over 65, che insieme ai bimbi al di sotto dei 5 anni rappresenta la fascia più a rischio: nel 2024, solo il 13,3% degli anziani si è sottoposto all’antipneumococcico, un valore ben lontano dal 75% fissato dal Piano nazionale vaccini. È uno dei dati messi sul tavolo l’altro ieri a Milano nel talk show organizzato da Altis con il contributo di Pfizer e il patrocinio di Quotidiano Nazionale e Il Giorno: dedicato al tema “Vaccinazione e patologie respiratorie: un percorso condiviso sul territorio”, l’incontro ha visto farmacie e medici ragionare sulle possibili collaborazioni da mettere in campo per incrementare la prossimità delle cure.

«Si tratta di un enorme investimento in prevenzione» ha osservato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «con la somministrazione dell’antipneumococcico in farmacia aumenteremo di molto la copertura vaccinale: la campagna di prevenzione è appena partita e nei primi due giorni sono state effettuate quasi 33mila somministrazioni, un decimo di quanto fatto nell’intero 2024. Ricordo poi che la vaccinazione contro la polmonite non è legata alla stagionalità dell’influenza, ma si può richiedere durante tutto l’anno».

Scegliere le farmacie come punto di accesso per ottenere il vaccino è una scelta strategica cui plaudono le associazioni di pazienti. «Spesso non ci si vaccina perché l’hub specializzato è lontano o perché non viene data la possibilità di somministrare i vaccini a domicilio, fattore limitante soprattutto per i casi più severi, come quelli dei pazienti affetti da bpco» ha detto Simona Barbaglia, presidente di “Respiriamo insieme” «ecco perché avere a disposizione le farmacie rappresenta una svolta, sono un punto di riferimento fondamentale. I pazienti ci dicono che la farmacia è a chilometro zero, ovvero che, trovandola praticamente sotto casa, si può raggiungere senza particolari difficoltà e in autonomia. Credo che la competenza scientifica e la prossimità al domicilio siano due fattori vincenti per l’adesione alla vaccinazione».

Tutti i professionisti della salute hanno la responsabilità di promuovere la prevenzione usando una comunicazione chiara e coerente con i cittadini, ha ricordato dal canto suo Fabiano Di Marco, presidente della Sip a capo della Società italiana di pneumologia (Sip). «Solo un impegno condiviso può aumentare la fiducia nei vaccini e proteggere i pazienti più fragili». Anche perché i vaccini – ha sottolineato Andrea Mandelli, presidente della Fofi – sono «un vero e proprio investimento sul futuro. Per aumentare le coperture serve un’alleanza forte tra istituzioni, medici e farmacisti».