Più di 30mila ecg, e 13mila holter, equamente divisi tra cardiaci e pressori. È il volume delle prestazioni di telecardiologia finanziato dalla delibera approvata giovedì scorso dalla Regione Lazio che rinnova per il 2025 la sperimentazione della farmacia dei servizi. Il testo è stato pubblicato stamattina sul Bur e quindi è possibile entrare nel dettaglio del provvedimento per riportare indicazioni operative e, soprattutto, remunerazione.
Partiamo proprio dalle tariffe: la delibera riconosce alle farmacie che aderiranno un compenso di 11,60 euro per ogni ecg, 61,95 euro per ogni elettrocardiogramma dinamico (secondo holter) e 41,30 euro per ogni monitoraggio 24h della pressione (tutte le cifre sono esenti iva).
La delibera, come anticipato, fissa però dei tetti tanti ai volumi quanto al numero delle farmacie partecipanti: per l’ecg 700 urbane (per un massimo di 40 prestazioni ciascuna), 100 rurali (30 prestazioni) e 50 sussidiate (15 prestazioni); per l’holter cardiaco e pressorio 350 urbane (15 prestazioni), 100 rurali (10 prestazioni) e 50 sussidiate (5 prestazioni). «Durante la fase attuativa del progetto» avverte la delibera «saranno effettuati periodici monitoraggi per verificare e quantificare le risorse disponibili e il numero delle prestazioni eseguibili, anche considerando che tali prestazioni sono assoggettate al pagamento del ticket».
In aggiunta, sui volumi degli ecg è prevista una griglia premiale: 120 euro una tantum (iva esclusa) alle farmacie aderenti che avranno erogato almeno 10 prestazioni, altri 120 euro agli esercizi che hanno effettuato almeno 20 ecg e infine altri 120 euro ancora per quelle che hanno erogato almeno trenta prestazioni.
Per quanto concerne i requisiti strutturali, le disposizioni fanno riferimento alla «normativa vigente in materia di farmacia dei servizi» e alla nuova Convenzione: le prestazioni, in sostanza, andranno ospitate «in appositi spazi nell’ambito dei locali della farmacia idonei dal punto di vista igienico-sanitario, comunque separati o separabili dagli altri locali» oppure eseguite «negli orari di chiusura della farmacia». Gli spazi utilizzati, continua la delibera, dovranno avere dimensione di almeno 5 mq, «fatto salvo quanto previsto dall’Acn in termini di adeguamento dei locali».
L’esecuzione di ecg e holter in regime rimborsato, infine, richiede la prescrizione su ricetta rossa (dem o cartacea) del mmg, del pediatra di libera scelta o dello specialista cardiologo. Nell’ambito della sperimentazione, infine, le farmacie potranno avvalersi soltanto di provider abilitati «che si avvalgono di centri di refertazione accreditati ai sensi dell’articolo 8 quater del D.lgs 502/92», oppure che «hanno affidato la refertazione direttamente a medici che hanno un rapporto di collaborazione con il Ssn».