Dalla prossima settimana anche le farmacie laziali potranno offrire le prestazioni di telecardiologia (ecg, holter pressorio e holter cardiaco) su prescrizione del medico e con rimborso a carico del Servizio sanitario nazionale. La novità arriva dall’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che dà ufficialmente il via alla sperimentazione dei servizi di telemedicina all’interno della Farmacia dei Servizi. Il provvedimento, che sarà pubblicato martedì sul Bollettino ufficiale della Regione (Burl), prevede la possibilità per le farmacie aderenti di eseguire gli esami attraverso apparecchiature certificate e di trasmettere i dati per la telerefertazione.
Il progetto nasce da un protocollo sottoscritto dalla Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria, da Federfarma Lazio e da Assofarm, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie pubbliche e convenzionate, offrendo ai cittadini un’alternativa accessibile e capillare per prestazioni di primo livello. «Il protocollo» si legge nel testo «punta a contribuire a decongestionare gli accessi alle strutture sanitarie convenzionate», sfruttando la presenza delle farmacie «anche nei comuni più sperduti».
Gli esami saranno disponibili per i cittadini in possesso di prescrizione del medico di famiglia, del pediatra di libera scelta o di un cardiologo. Le farmacie partecipanti dovranno garantire spazi dedicati e separati per lo svolgimento delle prestazioni, anche fuori dagli orari di apertura ordinari, e disporre di personale formato tramite corsi Fad. Il farmacista titolare o il direttore della farmacia sarà responsabile del corretto funzionamento delle attrezzature, comprese l’installazione e la manutenzione, e sottoscriverà un contratto con il provider del servizio di telerefertazione nel rispetto delle normative vigenti.
A refertare gli esami saranno esclusivamente medici appartenenti al Ssn, assicurando tempi rapidi e piena tracciabilità. Si tratta di un modello che ha già mostrato la sua efficacia in altre regioni. «Finalmente» ha commentato Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma « anche le farmacie del Lazio potranno raggiungere risultati concreti come la Calabria, che solo nel 2024 ha erogato 50mila teleprestazioni in farmacia, e la Puglia, dove in meno di un mese 4.500 cittadini hanno usufruito dei nuovi servizi. Ora anche nella Capitale potremo fare la nostra parte e contribuire ad abbattere le liste d’attesa».
Soddisfazione anche da Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio, che ha voluto ringraziare il governatore Francesco Rocca: «Le farmacie rappresentano più di 1.700 porte di accesso al Ssn, dove si entra senza bussare. Sono certo che i colleghi sapranno far apprezzare, con la loro professionalità, l’importanza di poter utilizzare la rete delle farmacie».
Il nuovo servizio rappresenta un’evoluzione concreta del modello di farmacia di prossimità e si inserisce in un percorso più ampio di potenziamento dell’assistenza territoriale. L’obiettivo, sottolineano i firmatari del protocollo, è duplice: da un lato rendere più accessibili prestazioni essenziali per la prevenzione cardiovascolare, dall’altro contribuire a contenere i costi del sistema sanitario, riducendo la spesa per prestazioni effettuate in regime privato e aumentando l’efficienza del servizio pubblico.