Supera le aspettative il contributo fornito dalle farmacie del Veneto alla campagna vaccinale contro l’influenza: nel primo mese, dati regionali aggiornati al 26 ottobre, sono 25.050 le somministrazioni effettuate negli esercizi farmaceutici della regione, duemila in più rispetto allo stesso periodo della stagione precedente. «Prevedevamo un incremento delle richieste, ma si è rivelato superiore alle aspettative» commenta in una nota Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto «le duemila somministrazioni in più sull’anno passato confermano il ruolo centrale delle farmacie all’interno del Sistema sanitario».
Bellon sottolinea anche la partecipazione capillare delle farmacie: «In un solo mese abbiamo quasi già raggiunto il numero delle farmacie vaccinatrici dell’intera stagione passata (466 contro 467, ndr). I colleghi stanno svolgendo uno straordinario lavoro, e l’afflusso al primo Open Day del 25 ottobre lo testimonia».
Secondo i dati diffusi, la settimana dal 20 al 26 ottobre è stata quella di massima attività, e si prevede che il trend possa ripetersi nei primi giorni di novembre. Per fasce d’età, la più rappresentata resta quella degli over 75 (10.071 vaccinazioni), seguita dai 60-74enni (9.894) e dai 18-59enni (5.080).
Accanto alla campagna antinfluenzale, prosegue anche quella contro il Covid-19, avviata il 9 ottobre con i vaccini forniti dalla Regione. Ad oggi le 2.363 dosi somministrate sono state effettuate in 127 farmacie distribuite su tutto il territorio: 46 nell’Ulss 1 Dolomiti, 545 nella 2 Marca Trevigiana, 181 nella 3 Serenissima, 12 nella 4 Veneto Orientale, 77 nella 5 Polesana, 464 nella 6 Euganea, 118 nella 7 Pedemontana, 433 nella 8 Berica e 487 nella 9 Scaligera.
L’adesione alle campagne sarà rilanciata dal secondo Open Day, in programma sabato 29 novembre, con sedute straordinarie per entrambe le vaccinazioni. Come ricorda Federfarma Veneto, possono vaccinarsi gratuitamente in farmacia – prenotando l’appuntamento online o direttamente in sede – gli over 60, i soggetti affetti da patologie croniche, le donne in gravidanza o nel post partum, i donatori di sangue, e tutti i lavoratori dei servizi pubblici essenziali (sanitari, forze dell’ordine, vigili del fuoco, farmacisti).
«In farmacia i cittadini sanno di trovare dei professionisti preparati, nonché un ambiente familiare» conclude Bellon. «La possibilità di prenotare l’appuntamento e di ricevere gratuitamente la vaccinazione per gli aventi diritto si è rivelata un modello vincente di prossimità e fiducia».