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Adr da vaccini covid, il ministero della salute tedesco prende un granchio

23 Luglio 2022

Sta suscitando una diffusa polemica, in Germania, il tweet diffuso il 20 luglio scorso dal ministero della Salute che in tema di farmacovogilanza sui vaccini covid parla di un paziente ogni 5mila colpito da grave effetto collaterale dopo la somministrazione. Appena uscito, il messaggio è stato subito additato dai no-vax come la prova che i vaccini non sono sicuri quanto le autorità sanitarie vorrebbero far credere; invece, chi ha cercato di verificare andando a spulciare i dati ufficiali del Paul Ehrlich Institute (in pratica l’Aifa tedesca per i vaccini) ha dovuto sudare sette camici: nel suo ultimo rapporto, che copre il periodo 27 dicembre 2020-31 marzo 2022, l’Istituto parla di un tasso di 0,2 reazioni gravi segnalate ogni mille dosi, per tutti i vaccini.

Poiché il rapporto tra dosi e vaccinati non è di uno a uno (dato che molti tedeschi sono stati vaccinati due o più volte) convertire il tasso del Pei – che fa riferimento alle dosi somministrate – in quello del Ministero, che parla di vaccinati, è un vero azzardo. L’Istituto, inoltre, ricorda che spesso la consecutività tra vaccino e reazione avversa è solo temporale, non causale. Non sempre, cioè, si tratta di un effetto collaterale.

Secondo il Pei, in particolare, nel periodo analizzato sono stati segnalati 116 decessi con probabile o possibile nesso di causalità su oltre 178 milioni di dosi somministrate. Il dubbio di parecchi commentatori, di conseguenza, è che nel suo tweet abbia commesso uno o due errori di fretta. Guarda caso, il messaggio è stato rimosso dopo poche ore e sostituito da un altro, che cita il Paul Ehrlich Institute e parla di 0,2 segnalazioni sospette ogni 1.000 dosi di vaccino».