Nel 2025 sono state realizzate in Belgio circa 35mila consulenze Bum (Bon Usage du Médicament) per la Bpco. Il servizio, avviato nella primavera del 2024 sul medesimo protocollo rivolto ai pazienti con asma, marcia ormai a pieno regime: secondo i dati diffusi dall’Apb, la Federfarma belga, le farmacie viaggiano a una media di 3mila Bum al mese, con un tasso di crescita di circa 200 colloqui mensili.
Partito nell’aprile 2024, il Bum Bpco permette ai pazienti di beneficiare di una presa in carico in farmacia interamente rimborsata. L’obiettivo è quello di migliorare il corretto utilizzo dei medicinali, in particolare i dispositivi inalatori, con l’obiettivo di ridurre il ricorso ai farmaci di emergenza e le ospedalizzazioni legate alle riacutizzazioni. L’intervento punta inoltre a rafforzare la conoscenza della patologia e del trattamento, includendo indicazioni sugli stili di vita come la cessazione del fumo, l’attività fisica e la vaccinazione contro le malattie respiratorie.
Una presa in carico appropriata da parte della farmacia, dicono i dati, favorisce l’aderenza terapeutica, può rallentare la progressione della malattia, attenuare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti. In Belgio si stima che oltre 700mila persone siano affette da Bpco, patologia cronica responsabile di circa 3.500 decessi ogni anno. Il fumo rappresenta la principale causa: nove pazienti su dieci sono fumatori o ex fumatori. Circa la metà dei casi non è diagnosticata, spesso perché la malattia viene individuata in fase avanzata.
Secondo il ministro federale della Salute, Frank Vandenbroucke, il farmacista rappresenta «un vero alleato per una buona assistenza sanitaria» e il Bum Bpco spinge la farmacia a lavorare in modo integrato con i medici di medicina generale. Il programma si affianca ad altri percorsi già attivi, come l’accompagnamento dei pazienti asmatici e il «percorso di avvio del diabete».
«Il farmacista è uno dei professionisti sanitari che può accompagnare i pazienti con Bpco nella gestione della loro malattia» conferma Koen Straetmans, presidente dell’Apb. Il servizio può essere avviato dal farmacista, prescritto dal medico o richiesto direttamente dal paziente. Sono previsti due colloqui: un primo incontro informativo, dedicato alla patologia, alla terapia e alle abitudini di vita, e un secondo appuntamento di follow up, circa due mesi dopo, per valutare i progressi e individuare eventuali aspetti da migliorare.
Possono accedere al Bum Bpco i pazienti che necessitano di un accompagnamento personalizzato, di età pari o superiore a 50 anni (senza limiti anagrafici se il servizio è prescritto dal medico), non residenti in strutture residenziali e in trattamento con almeno un farmaco rimborsato per la Bpco dispensato nei dodici mesi precedenti.