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Carenze, in Germania Stati federali chiedono più autonomia su contromisure

13 Settembre 2023

In Germania c’è sempre più preoccupazione per le indisponibilità e rotture di stock con l’arrivo dell’autunno potrebbero tormentare la filiera farmaceutica. Al punto che alcuni degli Stati della Repubblica federale sono pronti a intervenire con misure autonome che andrebbero ad aggiungersi a quelle già adottate dal Governo centrale all’inizio dell’anno.

Tra i più decisi, come riferisce un articolo della rivista Apotheke Adhoc, figurano i Land di Baden-Württemberg, Baviera, Assia e Renania-Palatinato, che in una recente conferenza dei ministri dell’Economia e della Sanità hanno chiesto maggiore autonomia in tema di forniture farmaceutiche: gli Stati, in particolare, chiedono di poter definire per contro proprio le condizioni alle quali si determina un’indisponibilità nel circuito logistico e e le contromisure da mettere in campo.

La tesi dei governi regionali è che la legge sui “colli di bottiglia” voluta dal ministro federale della Salute, Karl Lauterbach, è stato un inizio ma servono ulteriori misure anche più energiche, altrimenti le indisponibilità continueranno ad allargarsi. In particolare, «è essenziale ridurre la dipendenza dai Paesi terzi nella ricerca e nello sviluppo e rafforzare la produzione farmaceutica nazionale, anche attraverso misure di politica economica». Non solo: occorre anche «incrementare la resilienza della filiera farmaceutica» con interventi a sostegno delle farmacie: abbiamo ancora bisogno del loro aiuto, ha detto il ministro della Sanità bavarese, Klaus Holetschek, e dunque vanno evitati provvedimenti che complichino loro la vita o ne compromettano l’operatività.

Serve quindi, ha continuato il Ministro, un quadro normativo più flessibile e pragmatico, che renda più semplice per le farmacie fornire i farmaci e rispondere alle difficoltà di approvvigionamento locali. Quindi, occorrono deroghe più estese alle norme sulla dispensazione in farmacia e va consentito agli Stati di stipulare con le aziende farmaceutiche contratti di fornitura straordinari in caso di forniture a singhiozzo. Inoltre, vanno cancellati gli accordi di sconto esclusivi (che avvantaggiano cioè soltanto l’azienda che offre il prezzo più basso) e la loro durata dev’essere prolungata di due anni. E va evitata la sostituzione dei biologici in farmacia.