estero

Farmacie tedesche, nel 2024 fatturati in crescita ma margini in crisi

15 Maggio 2025

Nonostante un fatturato complessivo in aumento, lo stato finanziario delle farmacie tedesche continua a preoccupare. A fotografare la situazione è il Wirtschaftsbericht 2024, il tradizionale rapporto economico sul comparto presentato nei giorni scorsi a Berlino dal Deutscher Apothekerverband (DAV), l’associazione tedesca dei farmacisti titolari. La fotografia è nitida e poco rassicurante: meno farmacie, margini in calo e un mercato sempre più sbilanciato a favore dell’e-commerce.

A riportare cifre e trend è stata Claudia Korf, direttrice dell’area economica dell’ABDA (Bundesvereinigung Deutscher Apothekerverbände), la federazione delle associazioni farmaceutiche tedesche: «Governare non sarà più facile», ha detto durante l’evento, riferendosi alla nuova coalizione di governo e alle sfide dell’economia nazionale, tra cui l’aumento del debito e la crisi di personale che colpisce anche il sistema sanitario.

Rete in assottigliamento, non solo nei piccoli centri

I numeri certificano un’erosione continua del presidio territoriale: alla fine del 2024, il numero complessivo delle farmacie è sceso di 530 unità rispetto all’anno precedente. «La rete si sta diradando anche in aree dove la presenza è essenziale per l’assistenza», ha spiegato Korf. Le farmacie che chiudono diventano spesso terreno di conquista per quelle rimaste, ma il sistema complessivo perde coesione e capillarità.

Cresce il fatturato, ma ancora di più crescono i costi

Il fatturato complessivo delle farmacie nel 2024 ha raggiunto i 70,4 miliardi di euro (netti), in crescita rispetto ai 66,36 miliardi del 2023. Di questi, l’84,5% proviene dalla vendita di farmaci con obbligo di prescrizione (Rx), il 7,7% da quelli senza ricetta (OTC, over the counter) e il restante 7,8% da altri prodotti usualmente venduti in farmacia.

Tuttavia, dietro la crescita dei ricavi si nasconde un aumento ancora più marcato dei costi. Una farmacia media ha registrato un fatturato netto di 3,699 milioni di euro, ma l’80% è servito soltanto a coprire il costo delle merci. Tra stipendi (9,8%) e altre spese deducibili (6,2%), il risultato d’esercizio medio prima delle imposte e degli accantonamenti previdenziali è stato di soli 162.073 euro. Un quarto delle farmacie ha chiuso l’anno con utili inferiori ai 75mila euro, e il 7% è andato in rosso. La marginalità per il titolare si è fermata al 4,4%, uno dei valori più bassi mai registrati.

L’e-commerce continua a guadagnare terreno

Preoccupante anche l’ascesa del canale online, soprattutto quello estero. Il calo delle vendite in farmacia degli Otc (-2,4% in confezioni rispetto al 2023) a dispetto di un’intensa stagione influenzale, contrasta con l’andamento opposto del commercio elettronico: +11,2% in volume e +12,6% in valore. E i dati del primo trimestre 2025 confermano il trend: +10,7% di fatturato per gli Otc venduti online rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 52 milioni di euro in più.

Decisivo, in questo scenario, l’effetto del eRezept (la ricetta elettronica): ha dato un forte impulso anche agli ordini di farmaci da prescrizione alle farmcie estere (online), con un balzo del 60% rispetto al 2023, fino a quota 658 milioni di euro. Per ora rappresenta solo l’1,35% del mercato, ma la tendenza è in crescita.

Secondo Korf, questa «trasformazione strutturale del mercato non si può edulcorare». La crescente propensione agli acquisti online, accelerata dall’introduzione del eRezept, starebbe incidendo anche sugli Otc: «Spesso si aggiungono al carrello in un click».

Chi vince? Shop Apotheke, non DocMorris

A dominare la scena online è Shop Apotheke, la piattaforma che continua a crescere in fatturato, mentre DocMorris, che aveva toccato il suo picco nel 2021, mostra ora andamenti altalenanti. Entrambe, tuttavia, restano in perdita operativa, a causa dei forti investimenti in marketing: «Nessuna farmacia sul territorio può permettersi simili impegni finanziari».