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Francia, farmacie in piazza contro il taglio degli sconti sui generici

9 Settembre 2025

Le farmacie francesi si preparano a due settimane di mobilitazione e proteste di piazza contro il decreto del 4 agosto scorso con cui il governo ha ridotto le “remises” sui farmaci generici. Il no dell’esecutivo alla richiesta dei sindacati di sospendere il provvedimento ha aperto di fatto le ostilità: le sigle rappresentative della professione, insieme ai principali network delle farmacie, hanno annunciato un programma serrato di scioperi e iniziative che culmineranno il 18 settembre in una manifestazione nazionale.

Per comprendere la portata dello scontro, occorre spiegare cosa si intende con remise générique. In Francia, la legge consente ai produttori di applicare sconti ai farmacisti sugli acquisti di medicinali generici al fine di incentivare la loro dispensazione. La remise è quindi una sorta di margine commerciale aggiuntivo, che costituisce una voce importante dei ricavi delle farmacie. Il decreto estivo del governo ha però abbassato il tetto massimo di questi sconti, con un impatto stimato dalla categoria in circa 500 milioni di euro di perdite a livello nazionale entro il 2027.

La protesta prenderà avvio il 10 settembre, quando i farmacisti cominceranno a disdire i contratti di fornitura con le Rsa per rinegoziare condizioni economiche più sostenibili. Una settimana più tardi, il 18 settembre, scatterà lo sciopero generale delle farmacie, promosso sia dall’Union des syndicats de pharmaciens d’officine (Uspo) sia dalla Fédération des syndicats pharmaceutiques de France (Fspf), con cortei nelle principali città e serrande abbassate.

«Lo sciopero del 18 settembre diventa sempre più certo e non faremo sconti allo Stato» ha dichiarato Pierre-Olivier Variot, presidente di Uspo, invitando i farmacisti a coinvolgere cittadini e parlamentari attraverso petizioni e campagne di sensibilizzazione. La Fspf, dal canto suo, ha predisposto 20mila “kit del manifestante” (pettorine, fischietti, cappellini e badge), oltre a manifesti e moduli per la raccolta delle firme tra i cittadini. «Il governo ci ha detto di voler continuare a lavorare con noi, di cercare una via d’uscita, ma non ci ha fatto alcuna proposta» ha commentato Philippe Besset, presidente della FSPF, al termine dell’incontro con il primo ministro.

Per amplificare la protesta, i sindacati hanno anche annunciato il lancio del sito jesoutiensmapharma.fr, che sarà online a metà settembre e mostrerà in tempo reale il sostegno dei parlamentari al movimento. L’obiettivo è fare pressione sulla politica, sia attraverso iniziative di piazza sia con il percorso legislativo: un emendamento per rivedere la misura dovrebbe infatti essere presentato nelle prossime settimane, mentre non si esclude il ricorso al Consiglio di Stato.