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Francia, farmacie in difficoltà per la penuria di carburante

14 Ottobre 2022

Lo sciopero dei lavoratori delle raffinerie che sta mettendo la Francia in crescente difficoltà (secondo fonti del governo il 15% delle stazioni di servizio è senza benzina o è rifornito a singhiozzo) ha rivelato disparità nella considerazione in cui le autorità locali tengono le farmacie del territorio. A denunciare la situazione il presidente dei farmacisti dell’Urps (Unione regionale professionisti della salute) dell’Haute France, Grégory Tempremant, che in un servizio del canale tv Tf1 ha segnalato le difformità applicative con cui i dipartimenti della Francia settentrionale stanno applicando le misure sulla priorità d’accesso alle stazioni da parte delle professioni sanitarie.

Il fatto, riporta Tempremant, è che i prefetti della regione non si sono messi preventivamente d’accordo e così nei tre dipartimenti dell’Oise, Aisne e Pas-de-Calais i farmacisti sono annoverati tra coloro ai quali va data precedenza nei rifornimenti (anche se non sempre le stazioni di servizio rispettano la disposizione), mentre nella Somme e nel Nord non lo sono.

«Serve un’armonizzazione del sistema in tutta la regione» ha detto Tempremant «occorre riprendere la definizione di professionista sanitario così come la definisce il Codice della sanità pubblica». Il fatto, ha ricordato ancora Temprement, è che la benzina serve ai farmacisti non soltanto per il tragitto casa-lavoro, ma anche per le consegne domiciliari di farmaci e dispositivi: già ora, riferisce il Quotidien du pharmacien, alcune farmacie sono costrette a rinviare alcuni recapiti per problemi di carburante.

E l’emergenza, conclude il giornale, diventa ancora più scottante se si considera che le infezioni covid sono in risalita e le farmacie (come in Italia) devono fare i conti con una strisciante penuria di personale.