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Germania, farmacisti all’attacco delle farmacie online olandesi

14 Maggio 2024

I farmacisti tedeschi all’attacco delle farmacie online olandesi, che violerebbero le norme tedesche sul servizio farmaceutico. Questa almeno è la tesi della Freie Apothekerschaft, associazione di farmacisti indipendenti che si sta preparando a fare causa al ministero della Sanità per non aver vigilato sulla vendita a distanza dei medicinali.

In Germania da oltre vent’anni è consentito l’e-commerce non soltanto dei farmaci senza ricetta ma anche di quelli con obbligo di prescrizione. E oltre alle farmacie tedesche, possono vendere a distanza sul mercato nazionale anche i siti online dei Paesi Ue riportati in una lista che il ministero della Sanità dovrebbe aggiornare regolarmente (ma in realtà è ferma dal 2011), Paesi dove la normativa di riferimento prevede standard di sicurezza commisurabili a quelli tedeschi.

Come spiega la rivista tedesca Daz.online, la prima lista venne promulgata nel 2005 e includeva soltanto Regno Unito e Paesi Bassi, dove hanno sede le due farmacie online europee più famose, DocMorris e Shop Apotheke-Redcare. Quindi, nel 2011, l’ultimo aggiornamento con l’aggiunta di Islanda, Svezia e Repubblica Ceca.

Per alcuni Paesi l’elenco ministeriale fissa delle clausole: dalla Svezia, per esempio, è consentita la vendita soltanto di farmaci con ricetta, dalla Repubblica Ceca invece soltanto otc. Nel caso dell’Olanda, la condizione è che le farmacie online dispongano di un esercizio fisico.

Come detto, la lista non è più aggiornata dal 2011 ma, soprattutto, non è chiaro chi debba controllare che le norme sulla sicurezza in vigore nei Paesi di quell’elenco siano effettivamente comparabili a quelle tedesche. Per la Freie Apothekerschaft, quelle olandesi non lo sarebbero ed è su questa ipotesi che l’associazione sta lavorando a una causa contro il ministero della Sanità.

Secondo lo studio legale cui sono state affidate le verifiche, in particolare, la legislazione olandese non imporrebbe norme specifiche sulla vendita dei farmaci, ma si limiterebbe a istituire un sistema di autodisciplina che non può essere paragonato alla severa legislazione tedesca. Per questo motivo, sostiene l’associazione, le farmacie tedesche si trovano in svantaggio competitivo con le farmacie online olandesi, che per di più non vengono sottoposte ad alcuna vigilanza dalle autorità federali. «Il volume dei farmaci con ricetta che dall’Olanda vengono spediti in Germania ha raggiunto proporzioni tali da far pensare che sia in atto una vera e propria discriminazione nei confronti delle farmacie tdesche» accusa in un comunicato la Freie Apothekerschaft. L’associazione ha inviato l’8 maggio una richiesta di documentazione al Ministero, in cui chiede di conoscere quali siano le attività di vigilanza condotte nei confronti delle farmacie online olandesi. Il dicastero ha un mese di tempo per rispondere.