In Francia la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie passerà anche dalle farmacie del territorio. È quanto prevede un decreto che, secondo quanto scrive il Quotidien du pharmacien, dovrebbe essere pubblicato a breve e precisare termini e condizioni. A partire, specifica il giornale, dovrebbero essere nove farmacie in Occitania, cinque nella Provenza-Costa Azzurra, altrettante in Bretagna e Nuova Aquitania, due nella regione della Loira e sei nell’Hauts-de-France, area che comprende Parigi e il nord-ovest.
Il decreto, riferisce ancora il quotidiano, consentirà alle altre regioni che lo vorranno di fare affidamento sulle farmacie ma l’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine) attacca comunque il provvedimento perché non sfrutta la rete complessiva dei presidi territoriali e genererà disparità di cure tra le comunità. «L’offerta in farmacia dev’essere complementare a quella degli ospedali e dei Cegidd, i centri per lo screening e la diagnosi delle infezioni virali e sessualmente trasmesse» afferma Grégory Tempremant, presidente del sindacato titolari «perché sappiamo benissimo che alcuni pazienti non si recheranno nelle strutture sanitarie».
Meno rigida la Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France): «Se le altre regioni non si sono fatte avanti è perché ritengono che l’offerta sul proprio territorio sia sufficiente» osserva il presidente, Philippe Besset «ciò che conta è che soddisfiamo i bisogni. Il numero di nuovi casi è in calo e le autorità sanitarie sembrano ottimiste sull’evoluzione dell’epidemia. Se la situazione dovesse peggiorare, sarebbe già tutto pronto per estendere la vaccinazione in farmacia a seconda delle necessità».
Concorda Olivier Rozaire, presidente dell’Unione regionale dei farmacisti dell’Auvergne-Rhône-Alpes, che a riprova ricorda la collaborazione tra farmacie e Ars (l’Agenzia sanitaria regionale, l’equivalente delle nostre Asl) avviata per contrastare un recente focolaio di meningite: «Le farmacie hanno vaccinato e sono state remunerate dall’Ars per questa attività» spiega «se si presentasse la necessità potremmo ripetere lo stesso schema anche per vaccinare contro il vaiolo delle scimmie».
