estero

Germania, DocMorris: «Compreremmo farmacie se la legge lo permettesse»

6 Settembre 2025

L’olandese DocMorris, una delle principali farmacie online europee, non vuole limitarsi al commercio elettronico ma ambisce anche a comprare qualche farmacia fisica. In Germania per cominciare, «se la legge lo consentisse». Lo ha dichiarato Walter Hess, ceo del gruppo internazionale, in un’intervista alla Funke Mediengruppe nella quale il manager definisce “ingiusto” il quadro normativo tedesco, che da un lato vieta agli operatori esteri come DocMorris di aprire farmacie fisiche (in Germania non c’è la pianta organica) ma dall’altro consente loro di offrire ai pazienti tedeschi sconti sui farmaci con ricetta acquistati online. «Saremmo persino disposti a restituire al sistema sanitario i ribassi che pratichiamo sui prezzi di vendita grazie alle nostre efficienze di sistema» ha spiegato «ma la legge non lo permette: le assicurazioni non possono stipulare convenzioni con noi». Per questo, ha aggiunto, DocMorris si limita a trasferire i vantaggi ai pazienti tramite sconti diretti.

Sconti, ha detto ancora Hess, «che non rappresentano affatto una forma di concorrenza sleale verso le farmacie fisiche tedesche, ma sono il giusto compenso per il fatto che non possiamo avere farmacie direttamente accessibili dai pazienti». Non solo: secondo il ceo di DocMorris, i bonus aiuterebbero a contenere la spesa sanitaria e a modernizzare il mercato.

Nell’intervista, Hess allarga lo sguardo anche al sistema prezzi, auspicando il superamento dell’attuale regime di tariffazione unica a favore di un modello di prezzo massimo. In questo scenario, ogni farmacia – online o tradizionale – sarebbe libera di applicare sconti entro un tetto definito, aumentando così la concorrenza.

Respinte al mittente, invece, le accuse di contribuire al calo delle farmacie in Germania. «La loro riduzione» ha ricordato «è cominciata già nel 2010, mentre i volumi complessivi del farmaco sono cresciuti da 31 a 58 miliardi di euro. Gli operatori esteri non superano l’1% del mercato: la crisi delle farmacie è un problema che riguarda loro stesse, non il commercio elettronico».

Al centro della visione di Hess rimane l’idea di un DocMorris integrato nell’assistenza, con servizi digitali attivi 24 ore su 24, telemedicina e – se il divieto venisse rimosso – farmacie fisiche sul territorio, a cominciare dalle aree rurali. Per ora resta soltanto un’ipotesi, ma la direzione è tracciata: il gruppo non vuole più essere percepito come concorrente marginale, bensì come parte strutturale del sistema sanitario tedesco.