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Germania, farmacie online: da fine giugno obbligo accessibilità digitale

21 Giugno 2025

Dal 28 giugno le farmacie tedesche che offrono servizi digitali interattivi dovranno garantire la piena accessibilità dei propri siti web alle persone con disabilità. È quanto prevede il Barrierefreiheitsstärkungsgesetz (Bfsg, “Legge per il rafforzamento dell’accessibilità”), la normativa tedesca che recepisce la direttiva europea sull’accessibilità digitale dei servizi commerciali.

Il provvedimento impone agli operatori economici – quindi anche alle farmacie – di assicurare che tutti i canali digitali che consentono l’interazione con l’utente siano fruibili anche da persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. In particolare, rientrano nell’obbligo i siti con funzioni come prenotazione online, e-commerce, live chat, strumenti di preordine e gestione dell’e-prescription.

Chi gestisce invece un semplice sito-vetrina (con informazioni basiche come orari, contatti e servizi offerti), non è tenuto a rispettare i nuovi requisiti. Ma già l’inserimento di un modulo contatti o di una funzione per fissare appuntamenti rende il sito soggetto al Bfsg.

Il rispetto della normativa non è demandato al fornitore del sito, ma ricade direttamente sull’impresa titolare, cioè sulla farmacia indicata nell’Impressum (le note legali obbligatorie presenti in fondo a ogni sito tedesco). Anche se la realizzazione è affidata a un’agenzia esterna, la responsabilità giuridica resta della farmacia.

La legge richiama due standard tecnici di riferimento: le Wcag 2.1 (Web content accessibility guidelines, Linee guida per l’accessibilità dei contenuti web) e il Bitv 2.0, la versione tedesca del regolamento sull’accessibilità informatica. Le violazioni più comuni riguardano elementi spesso trascurati: pulsanti non etichettati, immagini senza testo alternativo, documenti pdf non strutturati, contrasti cromatici insufficienti.

Strumenti come il Wave Accessibility Checker o il test automatico del sito del Bitv permettono una prima autovalutazione, ma non sostituiscono un intervento tecnico mirato. Alcune farmacie tedesche hanno già avviato verifiche e interventi di adeguamento ma – avverte la rivista Daz.online – molte sono ancora impreparate.

Al netto degli sforzi richiesti – in termini di tempo, risorse e competenze – la posta in gioco è alta. Con l’entrata in vigore della legge, si teme infatti una nuova ondata di contenziosi seriali, come già accaduto in passato con la Gdpr (General data protection regulation) o con i banner dei cookie non conformi.

«La piena accessibilità può sembrare l’ennesimo onere burocratico, ma è anche un’opportunità per offrire servizi migliori e più inclusivi» ricorda Daz.online. E per una farmacia che fa dell’attenzione al cliente il proprio valore aggiunto «non dovrebbe esserci nulla di più naturale che garantire un accesso equo a tutti».