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Il Pgeu: contro carenze allargare sfera d’intervento dei farmacisti

24 Gennaio 2023

Contro indisponibilità e colli di bottiglia nelle forniture di farmaci, sempre più diffusi in tutta Europa, servono «misure coraggiose e ambiziose che affrontino efficacemente il problema». Lo chiede il Pgeu, il Gruppo dei farmacisti e delle farmacie europee, in una nota diffusa ieri che ricorda l’impatto negativo delle carenze di medicinali «sulla salute dei pazienti e sul lavoro quotidiano dei farmacisti».

Il Pgeu, in particolare, chiede che venga concessa ai farmacisti «una maggiore flessibilità per trovare soluzioni alternative quando un medicinale scarseggia, in modo che possano gestire meglio la cura del paziente, sfruttando appieno le proprie capacità, conoscenze ed esperienze». È inoltre fondamentale, continua l’associazione, migliorare le segnalazioni, il monitoraggio e le comunicazioni sulle carenze. «È fondamentale fornire maggiori risorse all’Ema per attività di prevenzione e gestione delle rotture di stock in coordinamento con gli Stati membri».

In aggiunta, il Pgeu chiede «lo sviluppo di meccanismi di ridistribuzione equa per i medicinali disponibili sul mercato europeo a quei pazienti che ne hanno più bisogno, indipendentemente dal paese dell’Ue in cui vivono, soprattutto in tempi di crisi sanitarie». Infine, «occorre assicurare l’effettivo rispetto della normativa comunitaria e nazionale relativa agli obblighi di servizio pubblico degli attori della filiera».

«I farmacisti di comunità stanno compiendo enormi sforzi per garantire la continuità delle cure e ridurre al minimo l’impatto negativo delle carenze sulla salute dei pazienti» commenta il presidente del Pgeu, Koen Straetmans «ma la situazione sta diventando sempre più complicata. Le cause alla radice del problema sono diverse e complesse e includono la natura sempre più globalizzata della produzione farmaceutica, le strategie di prezzo e altre dinamiche di mercato, nonché l’attuale crisi delle materie prime, che colpisce anche i materiali di imballaggio come l’alluminio per i blister o il cartone».