In Francia le vaccinazioni – dalla prescrizione alla somministrazione – si sono ormai affermate come una delle principali leve economiche dell’impresa farmacia. A confermarlo sono i dati pubblicati da Gers Data, secondo i quali l’attività vaccinale ha registrato nei primi cinque mesi del 2025 un tasso di crescita del 64,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contribuendo per circa un terzo alla crescita complessiva del comparto (+3,8%).
In termini assoluti, il comparto vaccini ha generato un fatturato di circa mezzo miliardo di euro, consolidando il proprio ruolo di secondo motore di crescita economica della farmacia dopo il farmaco con obbligo di prescrizione. «La prevenzione si distingue in modo netto, grazie alla progressiva affermazione di vaccini come Shingrix (contro l’Herpes Zoster) e Prevenar 20 (contro lo pneumococco)» spiega David Syr, direttore generale di Gers Data. In particolare, i vaccini virali hanno fatto segnare un aumento delle somministrazioni in farmacia del 124%, pari a 121 milioni di euro in più rispetto al 2024, mentre i vaccini batterici sono cresciuti del 66%, generando 76 milioni di euro aggiuntivi.
L’incremento risulta tanto più significativo perché compensa il rallentamento dell’altro grande driver economico del canale: i medicinali soggetti a prescrizione. In passato, questi rappresentavano la componente preponderante della crescita del fatturato – il 75% nello stesso periodo del 2024 – ma oggi la loro incidenza è scesa al 46%. La decelerazione è evidente anche nel tasso di crescita annuo, che si è ridotto al 3,4% (contro il 6,1% dell’anno precedente).
Tre, secondo Sophie Manuel de Condinguy, responsabile degli studi istituzionali di Gers, i fattori principali all’origine di questo rallentamento. Il primo è la riduzione dei prezzi di alcune specialità, come i farmaci per la fibrosi cistica, il cui calo ha inciso per 19 milioni di euro; in generale, molti prodotti considerati finora costosi sono scesi sotto la soglia dei 1.930 euro. Le 221 specialità coinvolte in questa dinamica crescono del 3%, quindi meno della media generale.
Il secondo fattore è la scadenza di alcuni brevetti rilevanti, come quello di Xarelto (rivaroxaban), che ha aperto la strada ai generici. Infine, pesa anche la fuoriuscita dei mezzi di contrasto dal canale farmacia nei primi mesi del 2025, che ha ridotto ulteriormente il contributo del mercato regolato.
Nel paniere dei medicinali rimborsabili si osservano comunque pochi scossoni: Vyndaqel (tafamidis), Eliquis (apixaban) e Eylea (aflibercept) restano ai vertici. Crescono tutti, a eccezione di Kaftrio (ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor), penalizzato dal taglio del prezzo. Un dato interessante è l’uscita dalla Top 10 del Doliprane (paracetamolo), superato da Shingrix, che entra per la prima volta tra i dieci medicinali con obbligo di prescrizione più venduti.