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L’Oms segnala due nuove sottovarianti di Omicron, ma per ora nessun allarme

14 Aprile 2022

L’Organizzazione mondiale della sanità sta seguendo da vicino l’evoluzione di due nuove sottovarianti di Omicron, BA.4 e BA.5, rilevate in Sud Africa e Botswana. I contagi correlati già inseriti nel database internazionale Gisaid sono soltanto 12, ma secondo l’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria, BA.4 è già stato rilevato in Danimarca, Scozia, Inghilterra e forse Belgio, BA.5 invece non è stato rintracciato altrove tranne che nei due Paesi africani: qui, le persone infette hanno un’età compresa tra i 30 ei 50 anni, risultano tutte vaccinate e presentano soltanto sintomi lievi.

L’Oms, secondo quanto riferisce in un articolo il Quotidien du pharmacien, ha aggiunto queste due sottovarianti alla sua lista di controllo e ha iniziato a studiarle per misurarne contagiosità e ulteriori mutazioni, allo scopo di appurare la loro capacità di «elusione» del sistema immunitario. Secondo le prime stime, BA.5 presenterebbe un rischio di diffusione maggiore rispetto a BA.4 e BA.4 rispetto alla già nota sottovariante BA.2.

Il fatto che l’Oms stia analizzando da vicino evoluzione e natura di BA.4 e BA.5, avvertono comunque le autorità, non deve suscitare preoccupazione, almeno al momento. Conferma il virologo belga Marc Van Ranst, che ha scoperto un caso di BA.4 nel suo paese. «I virus accumulano mutazioni, è quello che fanno sempre. Le nuove versioni emergeranno ancora. Preferisco variazioni di Omicron piuttosto che una nuova variante». Finora in Sud Africa non è stato osservato un aumento significativo di infezioni, ricoveri o decessi.