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Obesità, allarme in Inghilterra: la domanda di Mounjaro supera l’offerta

26 Giugno 2025

Il Regno Unito si prepara a una nuova ondata di richieste per Mounjaro (tirzepatide), farmaco per la perdita di peso prodotto da Eli Lilly, ora prescrivibile anche dai medici di medicina generale. Ma i timori degli organismi rappresentativi dei farmacisti inglesi convergono: la domanda supererà l’offerta, e il Servizio sanitario nazionale (Nhs) non sarà in grado di soddisfarla nell’immediato.

Dal 23 giugno scorso Mounjaro può essere prescritto anche in assistenza primaria, secondo quanto stabilito dalla guida provvisoria della National institute for health and care excellence (Nice, Istituto nazionale per l’eccellenza clinica e l’assistenza sanitaria), pubblicata lo scorso marzo. Gli Integrated care boards (organismi locali che coordinano l’erogazione dei servizi sanitari) possono scegliere tra quattro modelli di erogazione in assistenza primaria, uno dei quali prevede appunto la prescrizione da parte dei medici di famiglia.

Il farmaco era già disponibile da marzo 2025 attraverso cliniche specialistiche per la gestione del peso. Ma con l’estensione della prescrivibilità, il numero di potenziali pazienti è destinato a crescere in modo considerevole. Secondo le stime ufficiali, in tre anni di distribuzione del medicinale nel sistema sanitario inglese ammontano a circa 220.000 le persone trattate.

Nel primo anno di disponibilità in assistenza primaria, i criteri per la prescrizione sono piuttosto rigidi: i pazienti devono avere un indice di massa corporea (Bmi) pari o superiore a 40 e presentare almeno quattro comorbidità tra quelle indicate dalla guida, tra le quali ipertensione, apnea ostruttiva del sonno, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Già nell’ottobre 2024, Nhs England aveva anticipato un possibile impiego del principio attivo — un agonista del recettore del glucagone-simile peptide 1 (GLP-1 RA) — per il trattamento di 1,6 milioni di persone entro il 2036.

Secondo Olivier Picard, presidente della National pharmacy association (Npa, associazione dei farmacisti territoriali), la pressione della domanda è destinata ad aumentare rapidamente: «Poiché l’Nhs sta ora seguendo la guida Nice e tirzepatide diventa prescrivibile a un numero crescente di pazienti, ci aspettiamo un rapido aumento dei volumi. Tuttavia, la disponibilità del Nhs non potrà soddisfare da subito l’intera domanda, perciò prevediamo che molte persone continueranno a cercare il farmaco privatamente in farmacia».

A rafforzare questo quadro è Malcolm Harrison, amministratore delegato della Company Chemists’ Association (Cca, associazione dei titolari di farmacie aziendali), che sottolinea il ruolo potenziale del canale farmaceutico: «Sfruttando l’esperienza maturata nei servizi privati per la perdita di peso, le farmacie di comunità sono nella posizione ideale per offrire un’assistenza completa e aumentare l’accesso dove necessario».

Un punto di vista condiviso, seppur con cautela, anche dal Royal college of general practitioners (Collegio reale dei medici di famiglia). La presidente Kamila Hawthorne ha salutato positivamente l’introduzione graduale del farmaco, ma ha aggiunto: «Quando il programma verrà ampliato, sarà fondamentale garantire risorse adeguate all’assistenza primaria – inclusi servizi integrati e formazione per i medici di famiglia. La guida provvisoria dell’Nhs rappresenta un buon inizio, ma sarà essenziale mantenere un dialogo costante con i professionisti e aggiornare le indicazioni man mano che la platea dei pazienti si amplia».

Nel frattempo, la Medicines and healthcare products regulatory agency (Mhra, l’Aifa inglese) è intervenuta sul fronte della sicurezza. Il 5 giugno 2025 ha pubblicato indicazioni in merito all’uso dei GLP-1 RA (tra cui semaglutide, liraglutide e tirzepatide) nelle donne in età fertile. In particolare, ha raccomandato l’uso di contraccettivi non orali, come preservativi, spirale o impianti sottocutanei, per almeno quattro settimane dopo l’inizio della terapia e dopo ogni aumento di dose. L’assunzione di questi farmaci è fortemente sconsigliata durante la gravidanza, in fase pre-concezionale e durante l’allattamento.