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Studio franco-canadese: vaccini e restrizioni efficaci contro pandemia

9 Febbraio 2024

Restrizioni e vaccinazioni hnno avuto un effetto decisivo nel frenare la diffusione del covid durante l’emergenza pandemica. Lo dimostra uno studio condotto da un team di ricercatori francesi (università e ospedale universitario di Bordeaux, Inserm e Inria) e canadesi, che attraverso modelli matematici e dati epidemiologici relativi al periodo marzo 2020-ottobre 2021 hanno stimato l’impatto delle diverse misure adottate dalle autorità sanitarie transalpine.

Pubblicata sulla rivista Epidemics, la ricerca conferma che le misure più restrittive hanno avuto un effetto significativo sulla riduzione della trasmissione del virus. In particolare, il confinamento adottato con la prima ondata (dal 17 marzo 2020) «è stato il più efficace con una riduzione della trasmissione dell’84%», mentre il coprifuoco dalle 18 della sera – disposto su tutto il territorio francese dal gennaio 2021 – ha ridotto la diffusione del virus del 68% (rispetto al 48% assicurato dal coprifuoco precedente, che iniziava soltanto dalle 20). Infine, la chiusura delle scuole (sempre dal marzo 2020) «ha ridotto la trasmissione del 15%».

I ricercatori hanno anche simulato diversi scenari “alternativi”: se non ci fossero stati i vaccini, dicono i modelli matematici, ci sarebbero stati in Francia 159mila decessi e 1,48 milioni di ricoveri in più. In altri termini il bilancio dei mostri sarebbe raddoppiato, dato che nel Paese la pandemia ha causato 116mila decessi e 460mila ricoveri.

Al contrario, se i vaccini fossero stati disponibili dopo cento giorni dall’inizio della pandemia, si sarebbero potuti evitare 71mila decessi e 384mila ricoveri, ossia quasi un terzo dei morti e tre quarti dei ricoveri. «Questo risultato» commenta Rodolphe Thiébaut, coautore dello studio «sottolinea l’importanza di una diffusione rapida e precoce dei vaccini».