Tempi di pagamento non superiori a quelli fissati dalla nuova Convenzione nazionale; farmaci in dpc limitati a quelli dell’A-Pht; nessun aggravio logistico o remunerativo per i servizi in farmacia, né deroghe peggiorative per superfici, tariffe o tempi di adeguamento. Sono le principali prescrizioni contenute nelle linee guida approvate dal Consiglio nazionale di Federfarma lo scorso 19 marzo e diramate ieri con una circolare a tutte le rappresentanze territoriali. L’obiettivo è fornire un quadro di riferimento vincolante per le trattative che le Unioni regionali condurranno con le Regioni per la definizione degli Accordi integrativi (Air), che dovranno declinare a livello locale l’Accordo collettivo nazionale entrato in vigore il 6 marzo.
La delibera, trasmessa in allegato alla circolare, è stata adottata in applicazione dell’articolo 15, comma 7, dello Statuto federale, che affida al Consiglio nazionale il compito di fissare criteri uniformi per gli accordi territoriali. Nello stesso spirito, il documento ribadisce che nessun AIR potrà essere sottoscritto senza il parere favorevole del Consiglio nazionale, da acquisire preventivamente su tutte le bozze negoziate a livello regionale o provinciale.
I criteri approvati prevedono in primo luogo il divieto di recepire nei futuri Air condizioni peggiorative rispetto a quanto stabilito dalla nuova Convenzione. In particolare:
Le rappresentanze territoriali, ricorda infine la circolare, sono tenute a inviare tempestivamente al Consiglio nazionale le bozze di AIR per l’esame di conformità. Da parte sua, il Consiglio si impegna a esprimere il proprio parere nella prima riunione utile dopo il ricevimento dei testi.