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Manovra 2026: confermato incremento tetti, la fetta più grossa agli acquisti diretti

18 Ottobre 2025

Aumentano i margini per la spesa farmaceutica pubblica nella legge di Bilancio per il 2026, approvata ieri dal Consiglio dei Ministri. La manovra prevede infatti l’innalzamento dello 0,20% del tetto relativo alla spesa per acquisti diretti, che passerà così dall’attuale 8,30% all’8,50% del Fondo sanitario nazionale, e dello 0,05% per la spesa convenzionata, che salirà dal 6,80% al 6,85%. Si tratta dei due interventi di maggiore impatto per il comparto delle farmacie tra quelli contenuti nella manovra sanitaria, che secondo le prime stime dovrebbero comportare un incremento sulla spesa farmaceutica programmata di circa 350 milioni di euro (una settantantina dei quali per la convenzionata). Le nuove risorse serviranno soprattutto ad assorbire i costi dei farmaci innovativi in arrivo sul mercato e di quelli che dal fondo per l’innovazione transiteranno nel regime ordinario, oltre che a sostenere un sistema sotto pressione per l’aumento dei consumi e dei prezzi.

L’intervento sulla spesa farmaceutica rientra in un piano più ampio con cui il governo punta a rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Per il 2026 è previsto un incremento di 2,4 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale rispetto al finanziamento già programmato, che porterà la dotazione complessiva a 142,9 miliardi, oltre 6,3 miliardi in più rispetto al 2025. Le nuove risorse saranno destinate soprattutto all’assunzione di personale, alla riduzione delle liste d’attesa e al potenziamento delle politiche di prevenzione.

Farmacia dei servizi e payback

La manovra stabilizza la “farmacia dei servizi”, portando a regime l’esperienza sperimentale avviata nel 2018 e conclusa quest’anno, con uno stanziamento di 66 milioni di euro per garantire la continuità dell’offerta di prestazioni sanitarie territoriali. Prevista anche una revisione del sistema payback, con l’eliminazione della quota dell’1,83%, uno degli aspetti più controversi del meccanismo di ripiano della spesa.

Dispositivi medici e assistenza territoriale

Per i dispositivi medici viene disposto un aumento del tetto di spesa di 280 milioni di euro, misura che dovrebbe contribuire a ridurre il contenzioso con le aziende fornitrici e a garantire una maggiore stabilità al mercato. Crescono inoltre i fondi per l’acquisto di prestazioni sanitarie da parte degli erogatori privati accreditati (+246 milioni), con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa e ampliare l’offerta assistenziale.

Personale e retribuzioni

La legge di Bilancio stanzia 450 milioni di euro per un piano straordinario di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale: oltre 6.000 infermieri e circa 1.000 dirigenti sanitari entreranno in servizio a partire dal prossimo anno. Contestualmente aumentano le indennità: quella di specificità sarà incrementata di 280 milioni annui, portando a un aumento medio lordo di circa 3.000 euro per i medici e di 1.630 euro per gli infermieri. Ulteriori 58 milioni finanzieranno l’indennità di tutela del malato e promozione della salute.

Prevenzione, salute mentale e cure palliative

Significativo anche l’investimento sulla prevenzione, con risorse aggiuntive per 530 milioni di euro destinate al rafforzamento dei programmi di screening oncologici e delle campagne vaccinali, incluso il contrasto al virus respiratorio sinciziale (RSV). Altri 90 milioni andranno a potenziare i servizi per la salute mentale e le cure palliative, mentre 100 milioni finanzieranno l’adeguamento delle tariffe ambulatoriali, cui si aggiunge 1 miliardo già previsto per la revisione delle tariffe di ricovero e riabilitazione.

Con la manovra 2026, il Governo punta a consolidare il finanziamento del sistema sanitario e a rafforzarne la capacità di risposta, intervenendo su tutti i principali fronti: dalla spesa farmaceutica alla prevenzione, dal personale ai servizi territoriali. Una strategia che, nelle parole del premier Giorgia Meloni, punta a «rafforzare il comparto sanitario e garantire ai cittadini un’assistenza sempre più efficiente e vicina ai loro bisogni».