mercato

Farmaci senza ricetta, il mercato torna in positivo grazie alla stagionalità

29 Gennaio 2019

Dopo un biennio a passo di gambero, il mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta torna a mostrare il segno più e chiude il 2018 con una crescita del 2,7% nel giro d’affari, che arriva a quasi 2,5 miliardi di euro. E’ quanto riportano i dati provenienti da Iqvia che Assosalute, l’Associazione delle industrie dell’automedicazione, ha elaborato e diffuso ieri: grazie alla straordinaria incidenza di sindromi influenzali e malattie del freddo nella stagione 2017/2018 – la più pesante dal 2004/2005 – il mercato dei Sop-Otc mostra segnali di ripresa e riconferma la propria dipendenza dalla stagionalità.

Continuano peraltro a gravare sul comparto alcune debolezze strutturali: permane nel Paese una differente propensione alla spesa out of pocket tra Nord e Sud, così come continua a mancare l’allargamento dell’offerta a nuove aree terapeutiche e a principi attivi non ancora disponibili come farmaci Otc in Italia, a differenza di quanto avviene in molti altri Paesi europei. «I medicinali da banco» commenta Maurizio Chirieleison, presidente di Assosalute «sostengono la salute dei singoli e possono dare un contributo importante anche alla ridefinizione della governance farmaceutica e alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Per questo resta fondamentale un allineamento del mercato dell’automedicazione italiano a quello europeo, che permetterebbe una corretta gestione della crescente autonomia in tema di salute e benessere di liberare risorse pubbliche». Tra i fattori che preoccupano le aziende del comparto c’è anche la crescente concorrenza dei prodotti notificati a connotazione farmaceutica (integratori, erboristici, omeopatici), che erodono quote di mercato e mostrano trend di crescita ormai consolidati (+2,6% in volumi e +5% in valori nel 2018).

Per quanto concerne le due categorie che compongono il comparto dei “senza ricetta” – Otc e Sop – i numeri danno i primi in salute leggermente migliore dei secondi: il giro d’affari degli Otc mostra una crescita del 3,3%, quello dei Sop si ferma al +1%; i volumi risultano sostanzialmente stabili per i farmaci autorizzati alla pubblicità (-0,2%) e mostrano invece una lieve contrazione per i Sop (-0,9%).

Sostanzialmente invariati anche i pesi dei diversi canali di vendita: la farmacia mantiene una quota di mercato pari al 91% a volumi e al 92,4% a valori, cala lievemente la quota di mercato dei corner della gdo a vantaggio soprattutto delle parafarmacie, che cumulano una quota di mercato del 5,9% a volumi e del 5,3% a valori (era rispettivamente del 5,6% e del 5,1% nel 2017).