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Iqvia: nei primi due mesi scontrini -22%. Pesa la mancata stagionalità

7 Aprile 2021

A causa dell’assenza di morbilità nell’ultima stagione invernale, il mercato della farmacia chiude i primi due mesi del 2021 con un giro d’affari che supera di poco i 5,6 miliardi di euro, in calo del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ la fotografia con cui Iqvia analizza andamento e prospettive del comparto sulla base dei numeri relativi alle prime 12 settimane dell’anno.

L’analisi, in particolare, si concentra su volumi e valori degli scontrini battuti dalle farmacie: nel marzo dell’anno scorso, con la prima emergenza pandemica, il totale mensile risultò inferiore dell’8% allo stesso mese del 2019, ad aprile e maggio la contrazione fu addirittura del 20%. In totale, il calo sull’anno si è aggirato sul -9%. Il trend non è migliorato nei primi due mesi del nuovo anno, anzi: a gennaio e febbraio gli scontrini battuti risultano inferiori del 22% rispetto agli stessi mesi del 2020, quando la pandemia non era ancora pienamente esplosa ma si era in piena stagione influenzale.

«Iqvia collabora con oltre 12mila farmacie e accede ogni mese a circa 50 milioni di transazioni anonimizzate» ricorda Andrea Gigli, responsabile del Team integrated analytics di Iqvia Italia. I dati che ne risultano, consentono al gruppo di analizzare in profondità le dinamiche di ingressi e acquisti. Per esempio: nel 2020 calano gli scontrini ma aumenta il loro valore medio: +16% a marzo, +21% ad aprile e +12% a maggio, mentre nei mesi seguenti l’aumento si è assestato attorno all’8%. Stessa tendenza a gennaio e febbraio 2021, quando il valore medio dello scontrino è cresciuto del 9 e 6% rispettivamente (sugli stessi mesi del 2020).

Ancora più in dettaglio, nel 2020 aumentano gli scontrini contenenti tre o più categorie di prodotto (+16%), che comprendono farmaci rimborsati, sop-otc, parafarmaci e articoli per la cura personale come creme e cosmetici e i nutrizionali. Soltanto gli scontrini relativi al comparto del parafarmaco, che contiene referenze come mascherine, ossimetri e termometri, vedono un aumento delle vendite singole (+5%), anche se la categoria ha trainato anche le vendite multiple, con un aumento nel numero di transazioni combinate del 10%.

Crollano inoltre le vendite serali e notturne (-62% degli scontrini battuti tra le 21 e le cinque del mattino successivo nel periodo marzo-maggio 2020, -36% nella fascia oraria tra le 18 e le 20) ed emergono andamenti differenziati tra piccole e grandi farmacie: nel 2020, queste ultime lamentano cali degli scontrini fino al 20% (con punte del -35% tra le farmacie di centri commerciali, stazioni e aeroporti), i piccoli esercizi mantengono volumi più vicini agli standard pre-Covid e vedono addirittura crescere le transazioni nei mesi di marzo, settembre, ottobre e novembre 2020. Discorso diverso a gennaio e febbraio, dove anche le piccole registrano un calo medio del 17%.