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Ddl Semplificazioni, intesa farmacisti-biologi per superare polemiche

13 Aprile 2024

Fofi, Fnob (Ordine dei biologi), Federfarma e Federlab Italia «condividono e sostengono l’obiettivo del Governo di potenziare la sanità territoriale e ridurre le liste di attesa, in particolare per gli anziani e i malati cronici». E per tale motivo «esprimono piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia dei servizi e del ruolo del farmacista». È quanto recita il comunicato congiunto che le quattro organizzazioni hanno diffuso ieri per annunciare «una più stretta sinergia tra farmacisti e biologi» con l’obiettivo di «ampliare l’offerta delle prestazioni diagnostiche, di primo e secondo livello, da eseguire nella farmacia dei servizi».

L’intesa punta a superare le polemiche avviate nelle scorse settimane da biologi e laboratori contro il ddl Semplificazioni, che estendeva l’elenco delle vaccinazioni e degli esami praticabili nelle farmacie del territorio. «Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab» recita ancora il comunicato «sottolineano che la strada da intraprendere è quella di una proficua e programmata collaborazione tra la farmacia dei servizi, i laboratori di analisi e le nascenti case della comunità. Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab si impegnano a dare vita su questi temi ad un “tavolo di lavoro” permanente».

Ma i biologi puntano anche a ottenere modifiche al ddl durante l’iter parlamentare: «La farmacia dei servizi è una realtà già esistente da tempo e, per quanto riguarda le analisi di laboratorio, il disegno di legge non ha aggiunto molto a quello che già esiste» scrive il presidente della Fnob, Vincenzo D’Anna, in una lettera agli iscritti «certo, vanno riviste le tipologie degli esami eseguibili su sangue capillare, escludendo quelli a complessità tecnologica e professionale e che non sono affatto affidabili ed utilizzabili se eseguiti con metodi veloci. Occorrerà quindi ribadire il ruolo centrale dei biologi analisti anche in questa tipologia di servizi territoriali, inserendoli anche dentro altre entità sanitarie come le Case di Comunità, dalle quali oggi siamo esclusi. La questione è di nuovo sul tavolo di discussione anche per volontà del Governo e del Ministro Schillaci, del sottosegretario Gemmato, oltre che per la disponibilità dei farmacisti e questo ci conforta e ci induce a ritenere che sia stato fatto un passo in avanti».