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Interrogazione alla Camera: obiezione di coscienza non prevista per farmacisti

14 Settembre 2024

«I farmacisti non possono rifiutarsi di vendere le specialità medicinali di sono provvisti e spedire le ricette firmate da un medico». Lo ha detto il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano rispondendo ieri alla Camera alla deputata Gilda Sportiello (M5S) sul tema della contraccezione d’emergenza. In un’interrogazione urgente, la rappresentante dei Pentastellati aveva fatto sua la richiesta della Smic (Società medica italiana per la contraccezione) perché i contraccettivi d’emergenza siano considerati nella Farmacopea «una categoria a sé stante e non un sottogruppo di contraccettivi sistemici ormonali» e vengano inseriti «tra i medicinali sempre disponibili nelle farmacie».

Nella sua replica, Siracusano ha ricordato che «in generale, tutti i farmaci prescritti dal medico devono essere disponibili e non possono essere negati dal farmacista, dal momento che la legge non prevede l’obiezione di coscienza professionale. Inoltre, i farmacisti sono tenuti a consegnare o a procurare tali farmaci, se non disponibili, nel più breve tempo possibile».

Quanto alla Farmacopea ufficiale, ha continuato Siracusano, «ogni esame e valutazione sono ggi rimessi a un apposito tavolo di lavoro tecnico ricostituito del settembre 2023». Il tema della contraccezione d’emergenza è stata oggetto di ampia discussione nell’ambito dei lavori del sottogruppo che si occupa dell’aggiornamento delle tabelle da 2 a 6 e 8, coordinato dalla Fofi. Durante Il tavolo, in particolare, «ha proposto di espungere i preparati a base di ulipristal dalla tabella 5, in quanto gli analoghi prodotti industriali a base del medesimo principio attivo sono oggi classificati dall’Aifa come Sop».