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Roma, alla Cattolica i primi nove diplomati del corso di laurea in Farmacia

26 Luglio 2023

Sono stati consegnati ieri i diplomi ai primi nove laureati in Farmacia – sui 224 studenti iscritti – del corso magistrale a ciclo unico inaugurato cinque anni fa all’università Cattolica di Roma. Avviato nell’anno accademico 2018/19 e inserito all’interno della facoltà di Medicina e chirurgia, il corso prevede un piano di studi strutturato su tre profili: Management e marketing, Dispositivi medico-diagnostici e Percorsi assistenziali e del benessere. «Oggi è una giornata importante» ha detto il preside della Facoltà, Antonio Gasbarrini «proclamare per la prima volta i laureati di questo corso accademico significa chiudere un percorso che ha formato e continuerà a formare i farmacisti del futuro, le nuove figure professionali impegnate soprattutto nella cosiddetta “farmacia dei servizi”, perno della più ampia sanità territoriale».

Tra gli ospiti della cerimonia il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: «Sono particolarmente orgoglioso di essere qui oggi» ha detto «quello del farmacista è un ruolo sempre più in evoluzione e sempre più cruciale all’interno della complessiva riorganizzazione della sanità. Farmacisti e farmacie possono essere un importante anello di congiunzione fra la sanità centrale e quella periferica».

Tra gi interventi anche quello del presidente della Fofi, Andrea Mandelli, che ha inviato un messaggio di felicitazioni. «La nostra professione» ha ricordato «è una delle più nobili e antiche e, negli ultimi anni, ha subito una repentina e moderna evoluzione. Questo ha rafforzato la percezione di una delle più grandi qualità del farmacista: la nostra professione vive della relazione di cura del paziente, della capacità di ascoltare i suoi bisogni, traducendoli in una risposta umana e assistenziale. È l’aspetto più nobile del nostro quotidiano esercizio professionale: lo spirito di servizio che ingenera quella fiducia del paziente che numerose indagini e ricerche continuano a valorizzare e confermare».