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Farmacia oncologica, riparte in Romagna il progetto Prof

5 Giugno 2019

Torna per la seconda edizione il Progetto di rete oncologica con le farmacie del territorio (Prof) curato dall’Istituto tumori della Romagna in collaborazione con Federfarma e Assofarm. Obiettivo del programma, sostenuto economicamente dall’Istituto oncologico romagnolo, è quello di mettere in collegamento medico oncologo e farmacie per la cosiddetta ricognizione farmacologica, ossia la rilevazione di farmaci, alimenti e medicine non convenzionali assunti dal malato in terapia domiciliare. «Una vigilanza importantissima per la sicurezza e l’efficacia delle cure oncologiche» ricorda in una nota diffusa ieri l’Istituto tumori, con sede a Meldola (provincia di Forlì-Cesena) «perché può aiutare a prevenire eventuali interazioni aumentando così la sicurezza dei pazienti e le probabilità di efficacia dei trattamenti». Non solo: quella lanciata due anni fa con Prof 1 è a tutti gli effetti la prima sperimentazione organizzativa che ha messo in rete un centro oncologico specialistico e le farmacie del territorio, per garantire ai pazienti la vigilanza e il supporto nella delicata fase della gestione casalinga dei farmaci.

La replica del Progetto (Prof 2) approda da oggi alla fase del reclutamento volontario dei pazienti ma ha già completato il 23 maggio la prima fase del programma, quella dei farmacisti partecipanti: più di 150 si sono presentati alla giornata di studio organizzata dall’Istituto, a dimostrazione dell’interesse che la categoria non esita a rivolgere quando in gioco ci sono servizi ad altissimo contenuto professionale.

Lo scambio di informazioni tra oncologi e farmacie di riferimento continuerà a essere assicurata anche in questo secondo anno di attività dalla scheda elettronica sviluppata dal Servizio informatico dell’Istituto romagnolo in collaborazione con Promofarma (la società di servizi di Federfarma), che ne hanno assicurato l’integrazione nel portale Dottorfarma e nella cartella clinica informatizzata dei medici ospedalieri. Il farmacista annota online i medicinali e gli alimenti assunti dal paziente a domicilio, l’oncologo viene immediatamente informato dalla cartella clinica e può così procedere alla convalida e riconciliazione farmacologica (e prevenire eventuali interazioni).

A differenza della prima edizione del progetto, partita nel giugno 2017 con 131 pazienti per 66 farmacie (ma la formazione era stata avviata nel 2016), Prof 2 monitorerà le cure domiciliari sin dall’inizio di ogni nuovo ciclo terapeutico. Le farmacie del territorio, inoltre, forniranno all’Irst informazioni sulla composizione degli integratori alimentari usati dai pazienti e concorreranno in prima persona alla prevenzione di eventuali interazioni farmacologiche, grazie alla conoscenza dei farmaci oncologici prescritti e alla disponibilità di specifiche schede di interazione farmacologica realizzate dalla farmacia dell’Istituto. In entrambi i casi il materiale verrà messo a disposizione online sul portale Dottorfarma.

«E’ una soddisfazione vedere che il progetto Prof ripropone la sinergia tra oncologi e farmacie del territorio dopo gli ottimi risultati della prima edizione» commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «perché fu sotto la mia presidenza nazionale che si varò il progetto assieme alla direzione dell’Istituto di Meldola. Credemmo fin da subito in questa proposta assieme a Domenico Dal Re, allora presidente di Federfarma Emilia Romagna, e lavorammo intensamente con Promofarma per fornire alle farmacie gli strumenti con cui mettersi in rete con gli oncologi. I risultati dimostrano quale contributo può offrire la farmacia al sistema delle cure e ritengo che i numeri della prima edizione dovrebbero essere divulgati ben più ampiamente di quanto è stato fatto».