dalla lombardia

Commercialisti a confronto sui nuovi Isa, incontro in Federfarma

24 Febbraio 2023

Con un giudizio di affidabilità medio di sette-otto su dieci, le farmacie continuano a figurare tra i contribuenti italiani più “disciplinati” anche con gli Indici sintetici di affidabilità, Isa, che dal 2019 hanno sostituito gli Studi di settore. È una delle considerazioni emerse dall’incontro di lavoro tra commercialisti organizzato ieri a Milano da Federfarma Lombardia, con l’obiettivo diaiutare i consulenti fiscali lavorare sulle dichiarazioni dei redditi delle farmacie clienti secondo modalità concertate e condivise. «Si tratta di una uniformità che non solo aiuta le farmacie» spiega a FPress il commercialista Giampietro Brunello, tra i relatori dell’incontro «ma agevola anche l’amministrazione fiscale, che in questo modo è facilitata nel suo lavoro».

SI è parlato quindi, tra le altre cose, di applicazione delle aliquote iva ai servizi e di nuovi Isa, in vigore da quest’anno per la dichiarazione 2022. «Tra le novità» ricorda Brunello «il recepimento di due delle osservazioni avanzate l’anno scorso dai commercialisti della farmacia: i nuovi Isa terranno conto dell’incidenza degli acquisti diretti nei bilanci delle singole farmacie e della concentrazione degli esercizi sul territorio, che possono avere effetti significativi sui fatturati delle aziende».

A FPress, poi, Brunello ha dato un giudizio positivo sullo stato di salute della farmacia media. «La pandemia è costata tanto ai titolari in termini di impegno» ha osservato «ma con tamponi e vaccini ha anche concretizzato definitivamente la farmacia dei servizi. Che oggi contribuisce al reddito delle aziende dalla croce verde non soltanto in termini di ingressi, ma anche di fatturato. Anche la remunerazione aggiuntiva ha contribuito, perché ha fornito risorse da investire nella farmacia».

Ha parlato invece di Legge di bilancio e attualità fiscale il commercialista torinese Carlo Boggetto: tra i punti toccati le agevolazioni che il Pnrr dedica alle farmacie rurali, le quali finora «non hanno sempre saputo cogliere con la dovuta importanza tale misura, tant’è vero che una parte dei fondi deve ancora essere consumata», e l’utilizzo degli utili della farmacia per spese e investimenti nelle farmacie organizzate in società di persone.

«Più di 50 commercialisti hanno preso parte a questo incontro» commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «che abbiamo voluto ripristinare dopo la pandemia da covid. Siamo molto soddisfatti, l’ampiezza della partecipazione l’utilità di questa iniziativa».