Sono il 37% le farmacie della provincia di Monza-Brianza che hanno già un impianto di videosorveglianza collegato con le centrali operative delle forze di polizia. Sotto il profilo della prevenzione, dunque, c’è ancora da migliorare e proprio questo è l’obiettivo che si prefigge il protocollo firmato ieri nel capoluogo da Federfarma, Assofarm, Ordine dei farmacisti e Prefettura.
Nella provincia si tratta della prima intesa di questo genere, i cui contenuti discendono dall’accordo-quadro siglato a livello nazionale nel 2010. «Vogliamo fare sistema affinché tutti si sentano al sicuro» ha spiegato il prefetto di Monza Patrizia Palmisani. Il protocollo, in particolare, recepisce il disciplinare tecnico contenuto nell’accordo-quadro (rinnovato nel febbraio scorso) che fissa i requisiti per la compatibilità dei sistemi di videosorveglianza delle farmacie che chiedono il collegamento con le centrali operative.
In aggiunta, vengono promossi incontri periodici per la formazione dei farmacisti titolari e dei loro collaboratori, la condivisione e analisi congiunta dei dati relativi a rapine e furti nelle farmacie della provincia, lo scambio reciproco di informazioni per il controllo del territorio. Infine, con il protocollo Federfarma Milano-Lodi-Monza e Assofarm si impegnano «a promuovere l’utilizzo costante di strumenti di pagamento elettronico, al fine di limitare l’uso del contante e garantire un efficace contrasto alle forme di criminalità diffusa».
«Con questa intesa» è il commento di Annarosa Racca, presidente del sindacato titolari interprovinciale «anche le farmacie di Monza e della Brianza come già quelle di Milano e Lodi hanno la possibilità di avvalersi della collaborazione con le forze di polizia per garantire la sicurezza dei loro farmacisti e degli assistiti che le frequentano. L’esperienza dice che questi protocolli funzionano, migliorano la collaborazione reciproca e agevolano l’attività di prevenzione».