La Campania si appresta a liberarsi dello sgradevole primato di essere la sola Regione a non avere ancora previsto una normativa locale in tema di indennità di residenza alle farmacie rurali sussidiate. Nella seduta del 21 marzo scorso, infatti, la Giunta presieduta dal governatore Vincenzo De Luca ha approvato la delibera per una proposta di legge diretta a colmare il vuoto. E l’altro ieri, il consigliere di maggioranza Vittorio Alaia (Idv) ha presentato in Quinta commissione un progetto di legge per “l’adeguamento dell’indennità di residenza fissata dalla legge 221/1968 in favore dei farmacisti rurali”.
Il testo, in sostanza, adegua dal 2024 le agevolazioni per le rurali sussidiate con una fascia aggiuntiva per le piccolissime farmacie: 10mila euro per gli esercizi ubicati nei comuni fino a 600 abitanti; 8.500 euro per le sedi fino a mlle abitanti; 6.500 euro per le località fino a duemila abitanti; 5mila euro nelle località fino a tremila abitanti.
«Un più adeguato supporto economico di integrazione al reddito, rivalutabile in ragione del tasso d’inflazione programmato» recita la relazione che accompagna la proposta di legge «può contribuire a salvaguardare la permanenza nelle aree più disagiate di tale insostituibile presidio sanitario soprattutto se, come prevede il disegno di legge, si interviene più opportunamente a sostegno dei farmacisti che operano nelle località dove il fatturato della farmacia risulta su dati oggettivi più basso».
