Agli arresti domiciliari con l’accusa di avere falsificato l’esito di diversi tamponi. E’ quanto capitato al collaboratore di una farmacia di Foligno, in provincia di Perugia, al quale la procura di Spoleto ha contestato l’accusa di corruzione e falsità in documenti informatici pubblici con efficacia probatoria. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe certificato ripetutamente la positività al test antigenico di varie persone, che al termine del periodo di isolamento potevano così conseguire il green pass senza doversi vaccinare.

Oltre all’arrestato, che in cambio di tali favori percepiva «modeste somme di denaro», risultano sottoposte a indagine nove persone, che i pm ritengono corruttori e concorrenti nelle singole falsità. Secondo quanto riferisce un lancio dell’Ansa, sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire i canali di comunicazione dove domanda e offerta si incontravano. Come sottolinea la Procura, sono risultati totalmente estranei ai gli altri collaboratori della farmacia e la proprietà, che ha collaborato fattivamente con la polizia giudiziaria.