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Telemedicina, intesa Federfarma-Sardegna per le piccole farmacie

4 Luglio 2018

Informatizzare e attrezzare per la telemedicina le piccole farmacie della Sardegna, attingendo alle risorse del Programma operativo regionale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr 2014-2020). E’ l’obiettivo con cui Federfarma Sardegna ha firmato nei giorni scorsi assieme alla Regione un accordo integrativo alla convenzione del 2017 sulla telemedicina, che coinvolgeva le farmacie convenzionate nella rete dei servizi territoriali di Ict (Information & communication technology). Il protocollo, in sintesi, riconosce che «la distribuzione capillare delle farmacie convenzionate sul territorio le rende un soggetto chiave per il successo delle politiche di inclusione sociosanitaria disegnate dal Por-Fesr 2014-2020, con particolare riferimento alle aree interne e svantaggiate della Sardegna, in cui spesso la farmacia convenzionata rappresenta l’unico presidio territoriale a carattere sanitario».

L’intesa, così, getta le basi per una «collaborazione tra la Regione e Federfarma per la definizione di interventi, finalizzati all’integrazione delle farmacie convenzionate nel sistema delle cure primarie della Sardegna, con particolare riferimento alle zone svantaggiate». Nell’ambito di tale collaborazione, Federfarma proporrà una serie di interventi da finanziare con i fondi europei e armonici agli obiettivi della Regione in materia di servizi Ict. «Con la dismissione delle strutture sanitarie più periferiche» spiega a FPress il presidente di Federfarma Sardegna, Giorgio Congiu «l’assessorato alla Salute punta sui servizi a distanza per non lasciare sguarnite le aree più remote dell’Isola. Per questo motivo, le farmacie sono presenti dall’anno scorso al tavolo sulla medicina istituito dall’assessore Arru».

I piani di Federfarma, dunque, sono quelli di utilizzare una parte dei fondi europei per attrezzare dal punto di vista informatico e telematico le piccole farmacie. «In Sardegna ci sono già un centinaio di farmacie circa che offrono prestazioni di telemedicina in regime privato con la piattaforma Htn-Promofarma» continua Congiu «noi puntiamo a fare in modo che il servizio sia offerto in regime di Ssn e che a farlo siano innanzitutto i 150-200 piccoli presidi ubicati nelle aree remote della Sardegna. Puntiamo a investire circa 900mila euro, provenienti dal Por-Fesr».

Non solo: Federfarma sta anche lavorando perché i dati raccolti dalle farmacie con la telemedicina, in regime pubblico e privato, possano essere inseriti nel Fascicolo sanitario elettronico: «Le esperienze dimostrano che le rilevazioni sono accurate e fedeli» afferma Congiu «dunque annotare i risultati sul Fse aiuta medici e pazienti. Sul tema stiamo lavorando con l’Asl di Sanluri (Medio Campidano, ndr), che è capofila regionale per la progettualità sul Fascicolo sanitario».