Ci sarebbe un’unica organizzazione dietro a migliaia di siti fraudolenti dedicati alla vendita di farmaci online, sostenuta a sua volta da «un’infrastruttura cybercriminale sofisticata e coordinata». È quanto emerge dall’ultimo rapporto trimestrale di Gen, società specializzata in cybersicurezza.
L’analisi avrebbe individuato oltre cinquemila domini, in costante rotazione per eludere i sistemi di rilevamento. Il gruppo, battezzato “MediPhantom”, si distingue per un’organizzazione capillare: «Questo cyber gang orchestra una vasta infrastruttura evolutiva con una precisione notevole», evidenzia il documento. Le tecniche utilizzate spaziano dal dirottamento di siti medici legittimi alla manipolazione dei risultati di ricerca di Google, fino allo sfruttamento di piattaforme pubbliche di hosting.
Il modello criminale non è casuale. MediPhantom individua con attenzione i prodotti su cui fare leva, osservando forum e social network. L’obiettivo sono i farmaci legati al bisogno urgente o allo stigma: «Mira a medicinali motivati dalla disperazione o dal marchio sociale – disfunzione erettile, antibiotici essenziali come l’amoxicillina, prodotti dimagranti costosi e di moda, fino ad antivirali pubblicizzati in maniera ingannevole durante l’influenza stagionale o le emergenze sanitarie».
Accanto alla rete di siti, l’infrastruttura si arricchisce di strumenti per accrescere la fiducia delle potenziali vittime. Sono stati creati falsi blog di salute multilingue, con testi generati dall’intelligenza artificiale e arricchiti da banner che rimandano ai portali truffaldini. A ciò si aggiungono classifiche di finti confronti tra farmaci, utili a «creare un’illusione di affidabilità». L’inganno arriva fino a veri operatori che gestiscono chat dal vivo sofisticate e centralini telefonici organizzati come call center, capaci di rispondere alle domande dei consumatori.
Il fenomeno riguarda anche l’Europa, nonostante «la forte regolamentazione e il logo farmaceutico dell’Ue». Durante la pandemia di covid-19, per esempio, in Francia erano comparsi siti che promuovevano clorochina contraffatta come rimedio miracoloso. Più in generale, nei periodi di penuria di medicinali o in concomitanza con crisi sanitarie, le piattaforme fraudolente si sono moltiplicate.
Il quadro tracciato da Gen mette in luce una minaccia in costante evoluzione, che sfrutta l’alfabetizzazione digitale crescente e la ricerca online di terapie rapide o alternative. Ricorda anche che in Francia – come in Italia – la vendita via internet è consentita solo per i farmaci senza obbligo di prescrizione, attraverso siti collegati a farmacie fisiche e gestiti da farmacisti. Le prescrizioni, invece, restano escluse dall’e-commerce legale.