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Nelle farmacie tedesche l’etico pesa l’82%. Ma la remunerazione ristagna

6 Giugno 2020

Più che un altro Paese sembra un altro pianeta: in Germania le farmacie continuano a calare per numero da una decina di anni circa (al contrario delle italiane) e sono ormai meno di 19mila, ma il farmaco con obbligo di ricetta genera il 55,3% delle vendite e addirittura l’81,7% del giro d’affari. Lo dice il rapporto presentato nei giorni scorsi dall’Abda, l’associazione delle farmacie e dei farmacisti tedeschi, che ufficializza numeri e andamento economico del canale nel 2019. E dipinge un quadro in cui i titolari italiano faranno fatica a trovare corrispondenze con il Belpaese.

Innanzitutto c’è il costante calo delle farmacie tedesche in attività, di cui FPress ha già parlato ieri: nel gennaio 2019 erano 19.423, a dicembre 19.075, somma algebrica delle 107 nuove aperture e delle 455 chiusure registrate nell’anno (nel totale sono comprese anche 4.602 filiali, ossia le succursali della farmacia principale, che non possono essere più di tre per titolare).

Di questa lenta erosione, però, nessuno sembra lamentarsi più di tanto. Forse perché così cresce la sostenibilità delle farmacie che sopravvivono. E si “spartiscono” un mercato dell’etico che nel 2019 ha incrementato ancora la propria incidenza sul giro d’affari complessivo del comparto. E pesa ormai per quasi l’82% a valori, quando nelle farmacie italiane si ferma poco sotto il 59%.

Non solo: come riferisce un articolo della rivista tedesca Daz.online, se il farmaco con ricetta allarga la propria rilevanza nell’economia della farmacia tedesca è perché i consumi si spostano verso «medicinali ad alto prezzo», un fenomeno che in Germania è possibile perché la farmacia non è emarginata dall’innovazione, al contrario di quanto accade in Italia.

Con questo non si vuole certo suggerire che la Germania sia il paradiso per i farmacisti. Anzi: presentando il rapporto, l’Abda ha ribadito la propria richiesta di mettere mano alla remunerazione delle farmacie (che là è basata su un sistema misto analogo a quello che Federfarma vorrebbe adottare in Italia). Negli anni, ricorda l’associazione, la retribuzione dei titolari non è cresciuta allo stesso ritmo di altre voci: dal 2004, in particolare, il compenso è cresciuto soltanto del 15%, invece nello stesso periodo le entrate dell’assicurazione sanitaria obbligatoria sono aumentate di quasi il 74%, il Pil nazionale di quasi il 52 percento, i salari dei dipendenti delle farmacie di quasi il 33%.

Il fatturato medio della farmacia tedesca così, si è aggirato nel 2019 attorno ai 2,6 milioni, in crescita dell’8,7% rispetto all’anno precedente proprio grazie alla contrazione delle farmacie in attività e all’aumento del prezzo medio dei medicinali (il 61% delle farmacie, però, chiude l’anno con un fatturato inferiore alla media). Il risultato operativo medio cresce a 148.436 euro (nel 2018 era 144.085 euro), ma cala di quattro decimi di punto (dal 6,1 al 5,7%) in raffronto alle vendite nette.