I vaccini sono uno strumento di salute fondamentale e ogni anno salvano dai 3,5 ai 5 milioni di vite nel mondo. Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, in concomitanza con l’avvio della Settimana mondiale dell’immunizzazione (World immunization week), in programma dal 24 al 30 aprile. «Vivere di più e meglio, essere protetti fin da piccoli e in tutte le fasi della vita, ridurre i costi delle malattie e garantire maggiore sostenibilità dei sistemi sanitari» ha ricordato Cattani «sono risultati possibili con la prevenzione, che dipende da uno stile di vita sano, dagli screening e anche dai vaccini, con i quali oggi contriamo più di 20 patologie. Con una pipeline, secondo dati di Vaccines Europe di agosto 2023, di 103 prodotti in sviluppo da parte delle aziende farmaceutiche in Ue».
Anche grazie ai vaccini, in sostanza, andiamo verso una società più longeva: entro il 2025, gli over 50 saranno il 50% della popolazione europea. In Italia, ogni euro speso per la vaccinazione degli adulti genera un risparmio di 16 euro. E secondo un recente studio dell’Office of health economics commissionato dalla Federazione internazionale delle imprese farmaceutiche (Ifpma), i programmi di vaccinazione per adulti relativi a 4 malattie – influenza, pneumococco, virus respiratorio sinciziale e herpes zoster – possono generare un ritorno di oltre 4.500 dollari di benefici economici e sociali per ogni ciclo completo di immunizzazione. Una cifra che può arrivare fino a 19 volte l’investimento iniziale.
«Il Governo italiano» osserva in chiusura Cattani «sta facendo molto bene e ha riconosciuto l’importanza strategica della salute. Ancora di più si può fare per il raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale previsti dal Piano nazionale prevenzione vaccinale, l’aggiornamento annuale del calendario vaccinale con gli strumenti di immunizzazione disponibili e l’implementazione dell’Anagrafe vaccinale nazionale, strumento che permette di pianificare efficacemente le campagne vaccinali e monitorarne i risultati».
