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Enpaf, approvato dal Consiglio il Bilancio di previsione per il 2026

27 Novembre 2025

Utile di esercizio sopra i 132 milioni di euro, spesa per le pensioni che supererà i 210 milioni di euro, saldo previdenziale in leggero calo da 93 a 90 milioni di euro. Sono le cifre chiave del budget di previsione per il 2026 che il Consiglio nazionale dell’Enpaf ha approvato ieri in una seduta alla quale ha presenziato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.

Il budget 2026, come riferisce una nota dell’ente, conferma la tendenza positiva dei precedenti esercizi e vede aumentare le risorse destinate alla previdenza, all’assistenza e al welfare integrato. Nel nuovo anno, in particolare, le spese di welfare integrato aumenteranno dai 7,6 milioni del 2025 a oltre 8,7 milioni di euro, e grazie alla convenzione con Emapi, tutti gli iscritti – inclusi coloro che versano il solo contributo di solidarietà – potranno accedere a prestazioni quali Assistenza sanitaria integrativa (Asi), Long term care (Ltc) e Temporanea caso morte (Tcm).

In aumento anche la spesa per le pensioni, che supererà i 210 milioni di euro, e quella per l’assistenza diretta, pari a oltre 3,2 milioni di euro nel 2026, cui si aggiungerà oltre un milione di euro per le maternità. Cala invece il saldo previdenziale, che passa da 93 a 90 milioni di euro. I contributi soggettivi superano i 201 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 3,2 milioni di euro di contributo di assistenza, e oltre 15 milioni per il contributo dello 0,5%.

Per l’anno venturo, inoltre, è prevista una riduzione delle quote contributive dell’assistenza e dell’indennità di maternità, resa possibile dagli avanzi maturati nelle precedenti gestioni: «un intervento immediatamente percepibile dagli iscritti» osserva la nota dell’Enpaf «e coerente con l’obiettivo di costruire un sistema più equo e vicino ai farmacisti».

Nel suo intervento, il presidente Pace ha delineato la direzione strategica dell’Ente: «Accolgo questo mandato con senso di responsabilità» ha dichiarato «e con l’impegno di guidare un Enpaf trasparente, vicino ai colleghi e capace di affrontare le sfide demografiche, sociali e professionali. La sostenibilità non si garantisce tagliando, ma costruendo equità, innovazione e fiducia». Pace ha poi evidenziato le trasformazioni in atto nei sistemi di welfare: invecchiamento della popolazione, calo delle nascite, aumento dei bisogni sociali. In questo scenario, l’Enpaf punterà a coniugare giustizia sociale, sostenibilità e adeguatezza delle prestazioni, rifiutando approcci emergenziali basati su tagli lineari.

Particolare rilievo è stato attribuito al tema della riforma previdenziale, con diversi accenni alle line programmatiche della nuova presidenza: la revisione dei criteri di calcolo delle pensioni; incentivi per proseguire volontariamente l’attività oltre l’età pensionabile; il rafforzamento della previdenza complementare tramite Fondo sanità e forme volontarie; la valutazione di un modello contributivo misto, in parte a prestazione definita e in parte contributivo.

Tra le priorità assolute anche i giovani farmacisti, da attrarre e incentivare attraverso misure quali l’iscrizione all’Enpaf anticipata per studenti degli ultimi anni, con contribuzione ridotta; prestiti d’onore agli under35 per formazione e attività professionali; il potenziamento delle misure per la genitorialità; piani di risparmio e investimento dedicati; e infine la nascita dell’Osservatorio giovani, che guiderà le politiche dell’ente secondo criteri di ascolto e partecipazione dei giovani farmacisti.

Diverse proposte anche per i pensionati, definiti dal presidente Pace «memoria viva della professione». Per loro si pensa alla creazione di una categoria contingentata con contributo simbolico, all’avvio di un Osservatorio pensionati e, infine, a una revisione ulteriore dei criteri di adeguamento delle pensioni, già oggi rivalutate al 100% dell’inflazione: un unicum fra le professioni sanitarie e non solo