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Aperture festive, via alle audizioni. Ordine Roma conferma impegno

25 Settembre 2018

Cominciano da oggi alla Camera le audizioni della commissione Attività produttive sul progetto di legge che impartisce un giro di vite alle aperture domenicali e festive dei negozi. Il programma prevede per questa giornata interventi di Istat, Cnel, Federdistribuzione, Confindustria e Confesercenti, domani di Confimprese, Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) e Confartigianato, nei giorni successivi le sigle dei consumatori (Altrocunsumo, Cittadinanzattiva, Adusbef, Adiconsum eccetera), le istituzioni (Conferenza delle Regioni, Upi, Anci, Antitrust), le insegne della distribuzione moderna (Unicoop, Coop, Ancd Conad, Despar italia) i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Uiltucs). In tutto sono 45 delegazioni, che imporranno audizioni per almeno un mese visto che la scaletta prevede tre-quattro interventi a seduta.

L’iter della proposta di legge (anzi le proposte, perché i testi depositati sono 4 e alla Commissione toccherà cercare una sintesi) non comincia con l’acceleratore a tavoletta e anche l’Ordine dei farmacisti di Roma, che un paio di settimane fa aveva annunciato di voler lavorare perché nella stretta sulle aperture fossero ricomprese anche le farmacie, prende lo stesso passo e preferisce muoversi con accortezza. «Seguiremo l’iter e cercheremo contatti con le forze politiche per misurare qual è la sensibilità sul tema» spiega a FPress il presidente dell’Ordine capitolino, Emilio Croce «il nostro obiettivo, in ogni caso, rimane quello di riportare un po’ di ordine nelle aperture: basterebbe ridare alle Regioni piena potestà sulla materia, se un titolare di farmacia vuole tenere aperto più che può senza badare ai costi faccia pure, ma non è tollerabile che un esercizio apra o chiuda quando vuole, a orari differenti anche da un giorno all’altro».