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Obbligo vaccinale per i sanitari guariti, il Ministero chiede parere al Css

7 Luglio 2022

Passerà da un parere del Consiglio superiore di sanità (Css) la risposta del ministero della Salute alla richiesta di delucidazioni avanzata da una decina di ordini professionali riguardo all’obbligo vaccinale per i sanitari che sono guariti dal covid. È quanto fa sapere lo stesso dicastero in una nota del capo di gabinetto, Tiziana Coccoluto, riportata integralmente da Quotidiano Sanità. «Il ministro della Salute» si legge «ha ritenuto opportuno conoscere il parere del Consiglio superiore di sanità al fine di valutare l’evoluzione delle evidenze scientifiche e le conseguenti indicazioni fornite dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria».

Come si ricorderà, a giugno una decina di ordini – tra i quali Fnomceo (medici), Fnopi (infermieri), Fnovi (veterinari) e Onb (biologi), ma non la Fofi – aveva scritto una lettera al dicastero per chiedere chiarimenti sul differimento della vaccinazione obbligatoria per i sanitari guariti dal covid. Il quesito nasce da tre ordinanze cautelari del Tar Lombardia emanate recentemente e a breve distanza tra loro, dove si afferma che per i professionisti sanitari mai vaccinati e guariti dal covid fa testo la circolare ministeriale del 21 luglio 2021 (che fissa in sei mesi il termine entro il quale gli interessati devono ottemperare all’obbligo vaccinale) e non la circolare del 3 marzo 2021, che invece concedeva solo tre mesi.

A quest’ultimo documento, ricordavano gli Ordini, riporta però la nota inviata il 29 marzo scorso dall’Ufficio di gabinetto dello stesso Ministero, che ripristina quindi il termine dei 90 giorni per la vaccinazione dei “guariti”. Sebbene l’interpretazione del Tar «non appaia pienamente condivisibile» concludevano gli ordini «la gestione dell’altissimo novero di diffide e ricorsi pervenuti a cascata su tutto il territorio nazionale ha di fatto bloccato le procedure di verifica e reso la posizione dettata da codesto Ufficio di gabinetto difficilmente sostenibile sotto il profilo giuridico ed economico».