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Carenze, dai distributori inglesi infografica sulle cause del fenomeno

3 Ottobre 2019

La Hda, l’associazione che rappresenta i grossisti inglesi, e le sue principali associate – tra le quali Alliance Healthcare e Phoenix – si accingono a compiere un tour per il Regno Unito con l’obiettivo di spiegare alle farmacie le reali cause delle carenze di medicinali che da tempo interessano il Paese. A dare la notizia un articolo pubblicato ieri dalla rivista specializzata Chemist&Druggist, che cita fonti della Healthcare distribution association: i grossisti, commenta in particolare Martin Sawer, direttore esecutivo dell’associazione «prendono molto sul serio il problema», ma nonostante le contromisure adottare «non sono sempre in grado di soddisfare tutti gli ordini che ricevono dalle farmacie, dagli ospedali e dagli ambulatori medici».

In vista del tour, la Hda ha predisposto un’infografica che gli inviati dell’associazione presenteranno e spiegheranno di persona alle farmacie. Il pieghevole, in sostanza, riproduce il percorso coperto dal farmaco lungo la filiera (dal produttore al distributore e da questo alla farmacia) e mette in evidenza i colli di bottiglia o gli snodi critici che sono spesso all’origine di carenze e indisponibilità. «Con questo supporto informativo» prosegue Sawer «puntiamo anche a dissipare alcune delle “leggende” che aleggiano sul fenomeno».

Tra le criticità segnalate dall’Hda nell’infografica spiccano in particolare:

Carenza di materie prime (Api). L’indisponibilità può essere influenzata da improvvisi picchi della domanda o da problemi nella fornitura o qualità dei principi attivi.

Aumenti della domanda non pianificati. Le richieste relative a uno specifico farmaco possono crescere oltre le previsioni e superare la capacità produttiva delle aziende che lo realizzano. Può capitare, per esempio, quando un’impresa fallisce (o le viene revocata l’autorizzazione) e le altre devono farsi carico della produzione mancante.

Insostenibilità dei costi di produzione. Se il prezzo di un farmaco diminuisce fino a cancellare i profitti dell’azienda che lo produce, questa può decidere di lasciare il Paese.

Problemi di import/export. Scioperi o ritardi nelle procedure doganali possono interrompere le forniture al distributore.

Variazioni del tasso di cambio. Le esportazioni in Paesi esteri approfittano delle fluttuazioni tra la valuta nazionale e quella dello Stato di destinazione. Ne derivano pressioni sulla disponibilità dei farmaci.

Consolidamento globale della filiera. La produzione di medicinali si è concentrata in un numero ristretto di siti produttivi. Se uno di questi stabilimenti incontra problemi di approvvigionamento, il collo di bottiglia si ripercuote su tutto il percorso.

Gare in concorrenza. Le gare per l’acquisto di farmaci generici che prevedono un solo vincitore (quello dall’offerta più bassa) possono generare carenze quando il bando viene rinnovato.

Gestione delle scorte. Acquisti irregolari lungo la filiera e ordini last minute possono compromettere la disponibilità dei farmaci.

Speculazioni. Accaparramenti speculativi lungo tutta la filiera possono mettere sotto pressione le forniture di farmaci.