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In Uk carenze mettono a rischio stabilità farmacie, dice rapporto

19 Aprile 2024

La cronica carenza di medicinali e la lentezza con cui in Gran Bretagna – rispetto all’Ue – vengono autorizzati i nuovi farmaci, comportano per i farmacisti «un onere significativo». È quanto riferisce un articolo del Pharmaceutical journal che cita un rapporto dell’osservatorio Nuffield Trust: basato su interviste a farmacisti e rappresentanti dell’industria farmaceutica, lo studio rivela che le carenze avvertite in tutti i mercati del mondo si fanno sentire «in modo particolarmente acuto nel Regno Unito», dove le rotture di stock di prodotti essenziali sono così frequenti da rappresentare «una nuova normalità».

Il rapporto, pubblicato ieri, osserva anche che le carenze di medicinali sono peggiorate con la Brexit, che ha spinto diverse industrie a estromettere il Paese dalle loro catene di approvvigionamento. Senza contare che ora «le autorizzazioni riguardanti nuovi farmaci approvati dall’Ue a livello centrale sono ora più lente di quanto lo sarebbero state se la Gran Bretagna fosse ancora nell’Unione europea».

I dati, in particolare, mostrano che a fronte di quattro autorizzazioni rilasciate più rapidamente dall’Uk che dall’Ue tra dicembre 2022 e dicembre 2023, ce ne sono altre 56 approvate più lentamente in Gran Bretagna che in Europa. E degli otto farmaci autorizzati dall’Ema nel marzo scorso, neanche uno è stato approvato nel Regno Unito.

Il rapporto, di conseguenza, raccomanda che «il governo del Regno Unito o gli organismi professionali aprano un’indagine tra i farmacisti del territorio per capire le loro opinioni riguardo alle carenze, come fa a livello comunitario il Pgeu». Questo, continua il documento, «consentirebbe di valutare come i farmacisti rispondono al problema e quali sono a loro giudizio le cause profonde».

Janet Morrison, amministratore delegato di Community pharmacy England (Cpe, il comitato che rappresenta le farmacie nelle negoziazioni con la parte pubblica), ha affermato che l’attuale carenza di medicinali «è la peggiore che le farmacie abbiano mai visto» e i proprietari di farmacia mettono il problema costantemente al primo posto tra le cause di stress che gravano sui loro team. «Le farmacie» ha ricordato «perdono ore per procurarsi i medicinali e così finiscono spesso per dispensare in perdita, con ricadute immaginabili sui ricavi e sulla stabilità del comparto. Molte farmacie sono prossime alla chiusura».