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Francia, dai produttori no a togliere dal libero servizio alcuni antidolorifici

4 Ottobre 2019

Industriali contrariati dall’annuncio dell’Ansm, l’Aifa francese, di voler togliere entro il prossimo gennaio dal libero servizio 36 sop a base di paracetamolo e 46 a base di ibuprofene e acido acetilsalicilico. Il provvedimento scaturisce dalle preoccupazioni dell’Agenzia per i crescenti casi di abuso registrati negli ultimi anni, tanto che l’altro ieri il direttore della divisione farmaci senza ricetta dell’Ansm, Philippe Vella, aveva assicurato che i primi sondaggi nella filiera farmaceutica non avevano raccolto commenti negativi.

Ieri invece ha espresso pollice contro l’Afipa, l’Assosalute francese, che parla di un vero e proprio «passo indietro» dopo oltre dieci anni di collaborazione per sviluppare il libero servizio. Con tale termine, vale la pena ricordarlo, si fa riferimento alla legge che da una ventina di anni consente di esporre una parte dei farmaci senza obbligo di prescrizione sugli scaffali dell’area commerciale. L’intervento venne accolto con grande diffidenza dalle farmacie transalpine e il timore degli industriali è che il provvedimento dell’Ansm possa rimettere indietro le lancette dell’orologio.

«Questa decisione è in contrasto con le ragioni stesse del libero servizio, che consente al paziente di confrontare i farmaci nell’ambito di un’automedicazione responsabile, vale a dire con il supporto del farmacista in un ambiente controllato». Per l’associazione, le garanzie che oggi caratterizzano il libero servizio assicurano la stessa sicurezza fornita dalla dispensazione dal banco.