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Germania, farmacie criticate per come vendono le mascherine

18 Luglio 2020

Tocca anche alle farmacie tedesche finire sulla croce per colpa delle mascherine chirurgiche. Secondo un’indagine condotta dalla rivista di consumo Swr Marktcheck, infatti, molti esercizi avrebbero venduto questi dispositivi in modo approssimativo, senza le dovute cautele igieniche e senza istruzioni allegate. A riferire delle accuse è un articolo della testata Daz.online, che cita fonti del sindacato dei farmacisti titolari del Baden-Württemberg. L’inchiesta uscirà sulla rivista soltanto martedì prossimo, intanto però gli autori hanno contattato l’associazione di categoria per raccogliere un commento e così alcuni dettagli sono trapelati.

Dall’indagine, in sostanza, emergerebbe che molte farmacie vendono le mascherine sconfezionate (esattamente come in Italia, per assicurare la disponibilità a quante più persone possibile) senza le cautele che sarebbe legittimo aspettarsi, in semplici sacchetti di carta privi di etichette e istruzioni d’uso. Non solo: molti farmacisti – sempre secondo la ricerca – imbusterebbero e consegnerebbero senza guanti alle mani e sena alcuna cautela riguardo all’uso del denaro.

Contattata da Daz.online, la redattrice di Swr Marktcheck Barbara Hirl ha detto che si sarebbe aspettata un altro comportamento da parte delle farmacie, ossia mascherine in buste sigillate ed etichettate dalla singola farmacia, con tanto di istruzioni adeguata. «C’è molto da migliorare», ha aggiunto l’editore della rivista.