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Regno Unito, secondo sondaggio un farmacista su tre stressato dal lavoro

28 Novembre 2020

Per il 31% dei farmacisti britannici la pandemia ha avuto un impatto significativo sulla loro salute fisica e mentale. Per un altro 54%, invece, l’impatto è stato contenuto. E’ quanto riferisce un sondaggio online condotto tra settembre e ottobre dalla Royal pharmaceutical society, alla quale hanno risposto 959 farmacisti: gli intervistati erano per il 73% donna, per il 64% avevano un’età tra i 30 e i 59 anni e per il 53% erano farmacisti del territorio.

Come sottolinea la Royal Society, la pandemia non sembra essere all’origine del malessere evidenziato dal sondaggio: il 72% dei farmacisti, infatti, individua nel lavoro la causa dei disagi psicologici. Tra le cause più citate, l’aumento del carico di lavoro legato alla crescita degli accessi, un numero insufficiente di dipendenti, l’orario esteso e la mancanza di pause. L’89% è anche sotto il rischio di burnout (esaurimento professionale). Il sondaggio, inoltre, rivela che il 43% dei farmacisti teme per la propria salute mentale, il 30% ha pensato in questi mesi di lasciare il lavoro e un altro terzo ha addirittura pensato di rinunciare alla professione.