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Sondaggio Facebook: un fallimento l’accordo Stato-Regioni sui vaccini antiflu

15 Dicembre 2020

E’ rimasto in gran parte lettera morta l’accordo Stato-Regioni del 14 settembre che prometteva di rigirare alle farmacie, per la vendita out of pocket, almeno l’1,5% dei vaccini antinfluenzali ordinati tramite gara dalle centrali di acquisto: in 13 Regioni su 20 i farmacisti non hanno ancora visto neanche una fiala, in altre tre sono state distribuite meno di 30 dosi a farmacia e in due meno di 40. Cioè molto meno di quanto solitamente arrivava negli anni passati.

Il censimento arriva dal sondaggio lanciato da Dario Castelli, vicepresidente rurale di Federfarma Milano, su diversi gruppi Facebook dei farmacisti, tra i quali Sei farmacista titolare se e Mondo Farmacia. «Abbiamo promosso il sondaggio perché volevamo avere una panoramica veritiera della situazione direttamente dalla base» spiega Castelli a FPress «quando parla di vaccini antinfluenzali Federfarma nazionale non riporta un quadro completo, ma come si dice l’Italia è lunga e stretta».

Castelli, così, ha chiesto ai farmacisti che frequentano Facebook di riportare lo stato delle forniture facendo riferimento al proprio caso personale. Le risposte sono arrivate velocemente e il quadro si è completato in pochi giorni: non hanno ancora visto una fiala le farmacie di Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Umbria e Veneto. Segna zero anche in Liguria, dove però dovrebbero arrivare a brevissimo le consegne promesse dalla Regione, 17 dosi in tutto.

 

Il quadro delle forniture alle farmacie di vaccini antiflu

NB: in Liguria dovrebbero essere fornite a breve 17 dosi a farmacia, in base a un accordo tra Regione e sindacati

 

Nelle altre i numeri variano parecchio perché i quantitativi sono in proporzione agli acquisti conclusi dalle singole Regioni: la Calabria ne ha distribuiti 10 a farmacia, la Campania 12, la Toscana 19. Poi ci sono le Regioni dove le testimonianze dei farmacisti riportano forniture più o meno diverse da caso a caso. La Regione che eccelle per lo “spread” più contenuto è la Sardegna, le cui farmacie riportano consegne tra le 29 e le 39 dosi. I casi più eclatanti invece sono quelli di Lazio ed Emilia-Romagna: nella prima ci sono farmacie che dicono di avere ricevuto non più di 10 dosi e altre che parlano di cifre più alte, fino a 150; in Emilia Romagna, invece, alcuni titolari dicono di avere ricevuto 40 dosi e altri invece che riferiscono di essere rimasti del tutto a secco.

«E’ una variabilità che incuriosisce non poco» osserva Castelli «nel caso del Lazio la si potrebbe imputare al sistema di distribuzione adottato, con webdpc, per cui alcune farmacie potrebbero aver avuto richieste – e quindi effettuato ordini – superiori ad altre. Ma qualche spiegazione, a chi non ha ricevuto niente, andrebbe data». Sul fallimento dell’accordo Stato-Regioni, osserva Castelli, Federfarma nazionale non può restare in silenzio: «Il sindacato ha responsabilità evidenti, quest’estate si è accorto troppo tardi che i produttori non avevano vaccini per le farmacie e la reazione è stata insufficiente. Lo dimostra la lettera con cui nei giorni scorsi ha chiesto alle aziende farmaceutiche di adeguare la produzione per la prossima stagione influenzale. Un evidente tentativo di farsi perdonare gli errori di quest’estate, per di più sterile perché neanche prova a fornire una stima dei quantitativi di cui le farmacie avranno bisogno».

Il sondaggio resta aperto: i farmacisti che vogliono segnalare possono andare Sei farmacista titolare se o su Mondo Farmacia e riferire i propri numeri. FPress manterrà una pagina con la situazione nelle varie Regioni, che verrà aggiornata con le nuove segnalazioni.