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Altroconsumo: liste di attesa d’ostacolo per l’81% di chi prenota visite o esami

18 Giugno 2022

Indica spazi che la farmacia dei servizi potrebbe proficuamente occupare l’indagine di Altroconsumo sulle liste di attesa nella sanità pubblica. Nell’ultimo anno, dice in sintesi la ricerca, l’81% di coloro che hanno cercato di prenotare visite o esami nelle strutture del Ssn ha incontrato difficoltà legate ai tempi di attesa. E il 70% di chi ha avuto problemi per visite mediche (più il 60% di chi ha trovato gli stessi problemi per un esame diagnostico) ha scelto di rivolgersi a una struttura privata.

Per aggirare le code, il 3-4% degli intervistati ha cercato altre soluzioni: chi ha trovato posto in ospedali più lontani, fuori provincia e anche fuori regione; chi ha continuato a chiamare finché non si è liberato un posto; chi ha scelto l’intramoenia (prestazione privata del medico in ospedale, comunque a pagamento ); chi ha prenotato tramite assicurazioni sanitarie, anche aziendali; chi ha chiesto aiuto a conoscenti.

In particolare, chi ha scelto di rivolgersi alle strutture private ha dovuto attendere di meno (in media circa una settimana) ma ovviamente ha dovuto spendere di tasca propria, anche se in diversi casi – osserva Altroconsumo – alla fine i prezzi non sono lontani dal costo del ticket. Spesso però le differenze tra le tariffe praticate dalle strutture private sono elevate, anche del 1.116% quando sono in città diverse dice l’associazione dei consumatori. Milano risulta la più costosa per la sanità privata, con prezzi più alti del 171% rispetto a Palermo; seguono Torino (+150% rispetto al capoluogo siciliano), Roma e Firenze (rispettivamente +48% e +43%).