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Antibiotico-resistenze, il clinico: aumentano i ricoveri ospedalieri

2 Settembre 2023

Crescono, negli ospedali, i ricoveri dovuti a fenomeni di antibiotico-resistenza, soprattutto tra gli anziani. L’allarme arriva dal professor Andrea Giacometti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, che in un’intervista al quotidiano regionale Centropagina lancia l’allarme: il caso più frequente è quello di over 70 o più che arrivano da Rsa, case di riposo e cure intermedie, con febbre e infezioni batteriche e fungine che i farmaci non riescono a contrastare. «In una sola giornata in pronto soccorso ne sono arrivati sette» riferisce Giacometti «sembrano pochi, ma si tratta di pazienti che vanno isolati dagli altri e quindi non sono facili da accogliere».

L’antibiotico-resistenza è da tempo al centro dell’attenzione dell’Oms e, come si ricorderà, a giugno il Consiglio dell’Unione europea ha diffuso una raccomandazione che chiede agli Stati membri di ridurre entro il 2030 del 20% i consumi umani di antibiotici e del 50% quelli animali. Secondo L’Istituto superiore di sanità, ricorda ancora il quotidiano, l’antibiotico-resistenza è una delle principali minacce alla salute pubblica, e secondo le stime potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050.

«Non è il Covid il problema del futuro ma l’antibiotico-resistenza» rincara Giacometti «i casi stanno aumentando e impongono misure urgenti. Un anziano con antibiotico-resistenza ha dal 30 al 70% delle probabilità di morire, anche perché si tratta di pazienti complessi da gestire e con alti costi sanitari».

Gli antibiotici di ultima generazione, ricorda il medico, hanno un costo che oscilla tra i 150 e i 200 euro a fiala. Per questo, è sempre più urgente contrastare in ogni modo le inappropriatezze che oggi contraddistinguono il consumo di antibiotici nella popolazione generale e negli allevamenti, così come degli antifungini in agricoltura. «L’uso eccessivo agevola la selezione dei batteri più forti, con grandi problemi per fragili, anziani e immunodepressi».