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Carenze, Palù: no allarmi, mancanze a singhiozzo solo per 300 farmaci

13 Gennaio 2023

In Italia non c’è alcun allarme riguardo alla carenza di farmaci e i casi riportati finora sono frutto in larga parte di «una distorsione comunicativa». Lo ha detto ieri a Sky Tg24 il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, che ha ridimensionato l’emergenza di cui da giorni riferiscono tv e giornali. «I farmaci di cui c’è una vera carenza, tra i 3.197 che l’Aifa mette sul sito» ha spiegato Palù «sono soltanto 30».

Altri trecento farmaci, ha continuato il presidente dell’Aifa, sono «un po’ mancanti» perché arrivano dall’estero. Ma solo per trenta di questi si può parlare davvero di problema, perché non hanno un corrispettivo prodotto da un’industria italiana. «Sono farmaci che vengono usati in sala operatoria» ha specificato Palù «per antinfiammatori, cortisonici, miorilassanti e antibiotici abbiamo sempre valide alternative».

L’Italia, ha puntualizzato ancora Palù, «è un passo avanti alle altre nazioni europee per quanto riguarda la regolamentazione e la carenza di farmaci. Quindi io non mi preoccuperei, non c’è un allarme reale». Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa, è che l’industria farmaceutica ha delocalizzato forse troppo. «Oggi le materie prime ci arrivano in larga misura dall’estero. Quindi, sarà forse opportuno procedere a quello che con un anglicismo si chiama “reshoring”, cioè riportare in patria alcune produzioni. E nel medio-lungo periodo anche il nostro Paese deve confrontarsi con queste esigenze».