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Mascherine e dpi, da novembre l’acquisto in carico alle Regioni

16 Settembre 2022

A partire da novembre mascherine, dpi e igienizzanti che le Regioni hanno ricevuto finora dal Commissariato per l’emergenza covid e da marzo dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale (Uccv), dovranno essere acquistati direttamente dalle amministrazioni attraverso le usuali procedure di approvvigionamento, ossia convenzioni e accordi quadro, Mercato elettronico (Mepa) e Sistema dinamico di acquisizione (Sdapa). Lo ricorda il direttore dell’Uccv, generale Tommaso Petroni, in una lettera inviata ieri ai governatori e ripresa da Quotidiano Sanità.

Fino al 31 ottobre, scrive in sintesi Petroni, la struttura da lui diretta continuerà a rifornire le Regioni con il materiale stoccato nei propri magazzini; dal giorno successivo, «le Regioni e Province autonome dovranno provvedere autonomamente, in considerazione della chiusura dello stato emergenziale». La disposizione, in particolare, riguarda mascherine, tute di protezione, gel igienizzante, visiere e occhiali protettivi, ventilatori polmonari, apparecchiature per pressione continua e via di seguito.

Secondo una stima di Openpolis basata su dati del Commissariato per l’emergenza covid, nei due anni dell’emergenza sanitaria mascherine e dpi sono costati alle casse pubbliche quasi nove miliardi di euro, circa il 30% in più della spesa per vaccini e vaccinazioni e due terzi di quella per test e tamponi.